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La prima colazione, un rito da 8 miliardi di euro

Ricerca Nielsen: il breakfast viene consumato sempre dal 70% degli italiani

La prima colazione viene consumata sempre dal 70% degli italiani. Quando capita di saltarla lo si fa per mancanza di appetito (42%), tempo (39%) o per abitudine (28%):; in questo caso si parla di “breakfast skipper”, quelli che saltano la prima colazione, fenomeno invalso soprattutto neii giovanissimi (tra gli 11 e i 19 anni). Sono questi alcune delle evidenza evidenze emerse dalla ricerca Nielsen “La colazione degli italiani” su un campione di più di 9 mila italiani per conto di Mulino Bianco, storico marchio che da oltre 45 anni accompagna la prima colazione degli italiani con la sua ampia gamma di proposte, oltre 130 referenze, che vanno dai biscotti alle merende, fino ai pani. 

Fondamentale per dare l’energia giusta per affrontare la giornata (78%), momento irrinunciabile (67%) e importante per seguire un’alimentazione equilibrata (78%), la prima colazione è un’abitudine consolidata per gli italiani, che preferiscono consumarla a casa quale conseguenza della diffusione dello smart working. La maggior parte (85%) consuma un pasto completo, con una bevanda e qualcosa da mangiare. 

Cresce il fenomeno della “doppia colazione”: un’abitudine di 8 milioni di italiani, soprattutto a casa e poi a scuola o in ufficio. La seconda colazione, fuori casa, si fa specialmente per stare in compagnia (43%), ma c’è anche chi consuma una prima colazione a casa molto leggera (36%) o per abitudine (21%). In entrambe le occasioni 1 su 2 mangia e beve qualcosa. 

“Questa ricerca Nielsen -spiega Julia Schwoerer, vice president Marketing Mulino Bianco- non è che una conferma del ruolo da leader di Mulino Bianco in questo momento di consumo una leadership che non poggia solo sui prodotti, ma anche sulla profonda connessione marca-persone che si esprime anche con la passione sempre altissima per le nostre Raccolte Punti. Basti pensare che si stima circa 20 milioni di famiglie italiane, almeno una volta, abbiano partecipato a una nostra raccolta punti”.

Il breakfast italiano vale 8 miliardi 

Secondo l’elaborazione Nielsen, il mercato dei prodotti per la prima colazione a casa vale oltre 8 miliardi di Euro: pesa per il 46% il comparto “dolce” (dai biscotti alle brioches, passando per creme spalmabili, confetture, miele e yogurt), per il 40% le bevande (latte, bevande vegetali, caffè, tè, infusi, tisane, succhi di frutta), per il 6% il comparto “salato” (che include prodotti come pane fresco e confezionato, affettati, formaggi, uova), per l’8% la frutta (fresca, secca, disidratata, puree).

Le categorie di prodotto più rilevanti per il mercato, sono il latte con un valore di 1,6 miliardi di Euro, il caffè (894 milioni), i biscotti confezionati (829 milioni), lo yogurt (834 milioni), le merendine confezionate (593 milioni), la frutta fresca (479 milioni), i cereali da colazione (345 milioni), le confetture (254 milioni) e le fette biscottate (225 milioni). 

A casa, seduti, per almeno 10 minuti

È soprattutto a casa che si consuma la prima colazione: in un mese in media 21,8 volte a casa e 3,4 fuori casa. Piace di più tra le mura domestiche anche a chi fa colazione al bar almeno una volta al mese: solo il 27% ha una preferenza netta per la colazione al bar rispetto a quella a casa. Il breakfast viene consumato prevalentemente seduti a tavola (84%): la maggior parte vi dedica 5-10 minuti (53%), con un 21% di “velocisti” che la consumano in meno di 5 minuti, mentre il 27% ha tempi più rilassati (oltre 10 minuti). I tempi di preparazione? Meno di 5 minuti per il 33% degli italiani; 37% tra 5 e 10 minuti, solo l’11% impiega oltre 10 minuti. 

Il menù

Italiani concordi sulla necessità di consumare un pasto completo: l’85% inserisce una bevanda, molto più spesso calda (82%) e qualcosa da mangiare. Tra i prodotti preferiti spiccano biscotti, merendine, fette biscottate, cereali con differenze in base alle età, mentre da bere il latte e il caffè. Se guardiamo alle abitudini, il 37% degli italiani preferisce riscaldare i prodotti consumati a colazione, in particolare: cornetti/brioche (19%); pane, pancarré, toast (14%); pane fresco (9%); pancake (7%). Un’altra abitudine irrinunciabile? Inzuppare i prodotti: lo fa il 59% degli italiani. 

Una colazione per ogni età

Per i bambini tra i 2 e i 10 anni la prima colazione si svolge in compagnia, seduti a tavola, si consuma in media tra 5 e 10 minuti: spiccano i consumi di latte vaccino, modificatori del latte, biscotti ricchi e merendine. Tra gli 11 e i 19 anni la prima colazione diventa più veloce, anche meno di 5 minuti. La prima colazione dei giovani (20-34 anni) si prepara in meno di 5 minuti: si sceglie un menù vario e si consuma perlopiù da soli (66%) e a volte anche in piedi: tra i prodotti, emergono i consumi di bevande vegetali e yogurt greco. Tra 35 e 54 anni si variano spesso i prodotti consumati: si prediligono prodotti ritenuti “healthy” rispetto ad altre fasce di età (biscotti free from, muesli, yogurt greco, bevande vegetali). Gli over 55 sono molto abitudinari, consumano sempre gli stessi prodotti e le stesse bevande: le porzioni sono contenute e si consuma più frutta, fette biscottate e confetture; mentre tra le bevande spicca l’orzo. 

Veloce, responsabile o golosa

Il 30% del valore della colazione (2,4 miliardi di Euro) è generato dal bisogno di "velocità": in questi casi la colazione tipo è molto abitudinaria e pratica, da consumare anche in piedi prima di uscire per recarsi a lavoro. Dietro alle scelte di consumo, soprattutto per le donne più mature, emerge anche una motivazione "responsabile" che vale il 21% della colazione (1,7 miliardi di Euro) con una marcata attenzione al profilo nutrizionale e ai benefici dei prodotti consumati. La colazione "rituale" sviluppa il 18% (1,5 miliardi di Euro) ed è tipica di chi ama l'abitudinarietà nella scelta dei prodotti da consumare, come una ricerca di rassicurazione. 

La colazione "esplorativa", che ambisce a sperimentare combinazioni di prodotti meno usuali, in Italia vale ancora poco (5%, circa 400 milioni di Euro). Non manca ovviamente la ricerca del gusto, con il 13% del valore generato dalla colazione "golosa" (1 miliardo di Euro). A chiudere il cerchio, la colazione "coccolosa" con un valore affettivo e di condivisione, più frequente nel weekend, che vale il 13% (1 miliardo di Euro). 










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