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Confagricoltura chiede un recovery plan per l'ortofrutta

La richiesta è contenuta in una lettera inviata al ministro Lollobrigida

Un “recovery plan” per l’ortofrutta italiana. È la richiesta che Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, ha avanzato al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, con una lettera in cui spiega le ragioni di un intervento "tanto incisivo". Da gennaio scorso, mese in cui la Confederazione aveva posto l’attenzione sullo stato di salute del comparto, le criticità si sono acuite. “Nell’ultimo anno le imprese ortofrutticole, dopo gli effetti della pandemia e del conflitto russo-ucraino, hanno dovuto affrontare molte altre problematiche, che minano la loro tenuta economica -scrive Giansanti al ministro-. Dall’incremento dei costi di produzione, all’aumento dei tassi di interesse, dalla crescita dell’inflazione che sta aggravando il calo strutturale dei consumi, sino agli effetti devastanti delle numerose avversità catastrofali”. 

L’insieme di questi elementi sta comportando “una preoccupante compressione della marginalità, nonché una forte carenza di liquidità, che preclude gli investimenti fino al punto di indurre a dismettere la produzione ortofrutticola”, aggiunge il presidente. 

È per queste ragioni che Confagricoltura chiede al ministro di “individuare misure tempestive ed efficaci, che consentano di affrontare questo vero e proprio stato di emergenza”. Gli elementi da cui partire, per un confronto con il Masaf, sono quelli contenuti nel documento di posizione illustrato dalla Confederazione in occasione del Tavolo ortofrutticolo nazionale di inizio marzo.

Con 300 mila aziende e un valore di 15 miliardi di Euro, cioè circa un quarto della produzione agricola nazionale, l’ortofrutta si conferma un comparto “strategico e professionalizzato che investe, in particolare in innovazione e ricerca, che contribuisce in misura determinante alla crescita ed allo sviluppo dell’agricoltura nazionale. L'Italia -conclude Giansanti- secondo Eurostat è il primo Paese al mondo per produzione di pomodori, finocchi, carciofi, melanzane, cime di rapa, indivie, mele e pere fresche, pesche, nettarine, albicocche, uve da tavola e da vino, meloni e kiwi".


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EFA News - European Food Agency
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