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Catastrofi naturali, 194 mld $ di perdite: le assicurazioni si fanno avanti

In Italia il ministro Musumeci interviene sul tema: servono polizze contro rischio calamità

Oltre 194 miliardi di dollari nel primo semestre del 2023. È questa la cifra (pari a oltre 177,3 miliardi di Euro) che costituisce la stima preliminare di perdite economiche derivanti da disastri naturali a livello globale. Da sola, la cifra rappresenta già il 60% del totale annuale medio globale. Lo ha stabilito il report Global Catastrophe Recap: Fist Half (1H) of 2023 di Aon, l'assicurazione che a livello mondiale studia l'impatto di questi fenomeni sulle economie. 

La cifra è decisamente superiore alla media del primo semestre del XXI° secolo che è stata pari a 128 miliardi di dollari, ma soprattutto è la quinta più alta mai registrata e la maggiore dal 2011. A causare questa deflagrazione assicurativa sono stati soprattutto i terremoti in Turchia e Siria nel primo trimestre del 2023, responsabili di quasi la metà delle perdite economiche totali: per questi due eventi le perdite stimate sono pari a 91 miliardi di dollari, cifra che ha fatto diventare questi due eventi i disastri globali più letali dal 2010 e i più costosi nella storia moderna di entrambi i Paesi. 

Con questi due disastri, le perdite economiche dell’area Emea sono state, di conseguenza, senza precedenti: pari a 111 miliardi di dollari, hanno superato di gran lunga il record passato del primo semestre, pari a 71 miliardi di dollari, stabilito nel 1990. Gli eventi in Siria e Turchia hanno mostrato non solo l’importanza delle moderne normative edilizie antisismiche, ma anche quanto sia fondamentale una loro corretta applicazione, nel prevenire perdite materiali e vittime.

Altro tema, molto attuale, che questi eventi catastrofici hanno fatto venire fuori è quello dellle assiciurazioni contro fatti catastrofali. “Nonostante il fatto che le comunità a livello globale siano a rischio di catastrofi naturali, quest’anno solo il 27% circa delle perdite economiche è stato assicurato: una cifra pari pari a 53 miliardi di dollari, che supera in via preliminare il 46% della media del XXI° secolo -sottolinea Michal Lörinc, head of Catastrophe Insight di Aon-. Questi eventi devastanti rafforzano l’importanza della resilienza e della mitigazione del rischio, come l’applicazione delle norme edilizie, evidenziata dai terremoti in Turchia e Siria”. 

Un tema, questo delle assicurazioni, molto discusso in paesi come l'Italia. “Nei primi mesi dell’anno si sono verificati anche nel nostro Paese eventi climatici estremi dalle conseguenze moltosevere, come l’alluvione in Emilia-Romagna -spiega Pietro Toffanello, amministratore delegato di Aon Reinsurance Italia-. Da uno studio realizzato dal Disaster risk management knowledge centre della Commissione europea è emerso come l’Italia sia tra i paesi più vulnerabili alle catastrofi naturali in Europa, con la Calabria tra le regioni più fragili dello Stivale. Diventa, quindi, sempre più urgente avviare unastretta collaborazione tra i diversi soggetti coinvolti, dalle istituzioni al comparto assicurativo, per la salvaguardiaambientale e sociale del nostro Paese e di quelli più fragili, attraverso iniziative per la tutela dei territori”.

Non a caso, come ha detto ieri il ministro per la Protezione Civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, le assicurazioni contro il rischio calamità naturali sono "un tema al centro dell’attenzione del Governo, che intende promuovere un confronto anche con l’Ue per trovare una soluzione rapida e accessibile a quanti, non solo in Italia, vivono in aree esposte e a rischio“.

Oltre all'Italia è tutto il mondo, adesso,a dover fare i conti con quesdti eventi ormai quasi "non più eccezionali". Se i terremoti in Turchia e Siria sono stati i più costosi dal punto di vista assicurativo, le tempeste convettive gravi (SCS) negli Stati Uniti hanno dominato le perdite globali in questo periodo. Nella prima metà dell’anno, l’attività di SCS (gravi tempeste correttive) negli Stati Uniti è stata responsabile di almeno 13 eventi individuali da un miliardo di dollari e di 35 miliardi di dollari di perdite assicurate totali preliminari, stabilendo un nuovo record per il primo semestre.

I costi delle catastrofi in questo 2023, però, va detto, hanno continuato a "risentire della pressione inflazionistica, ancora persistente in molte parti del mondo, nonché di altri fattori sociali, tra cui la demografia e la distribuzione della ricchezza, che rimangono uno dei principali fattori di perdita finanziaria", sottolinea Aon.

In tutto il mondo si sono verificate ondate di calore notevoli, con una temperatura superficiale dell’acqua delmare estremamente elevata: le temperature registrate quest'anno sono state le più alte di qualsiasi annoprecedente dal 1981. Nella prima metà del 2023, alcune aree hanno registrato temperature dell'acqua fino a 5° Celsius-centigradi più alte del solito. Trend che, conclude il repor di Aon, "sta continuando anche nella seconda metà dell'anno".

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