Non riceve alcun finanziamento pubblico
Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Gran Bretagna, la nuova legge sugli alcolici premia i pub

Dal 1° agosto, 38.000 locali hanno visto ridurre le tasse sulle pinte che servono

L'entrata in vigore delle modifiche al sistema delle accise sugli alcolici, avviata il 1° agosto in Gran Bretagna, porta notevoli vantaggi anche ai pub. Il nuovo sistema, infatti, oltre a vedere per la prima volta la tassazione delle bevande avvenire in base alla gradazione (vedi EFA News), porta con sé anche l'applicazione della Brexit Pubs Guarantee, annunciata nel bilancio di primavera del Cancelliere: la nuova legge garantisce che i pub pagheranno sempre un'imposta sugli alcolici inferiore a quella dei supermercati.

E così, dal 1° agosto, più di 38.000 pub e bar del Regno Unito hanno visto ridursi le tasse sulle pinte che servono ai clienti: l'accisa pagata sulle bevande alla spina nei pub sarà fino a 11 penny (13 centesimi di Euro) inferiore a quella del supermercato. Le modifiche, spiega il copmunicato ufficiale del Governo inglese, "sono state pensate per aiutare i pub a competere ad armi pari con i supermercati, in modo che possano continuare a prosperare nel cuore delle comunità del Regno Unito". 

I cambiamenti hanno abbassato automaticamente il dazio nei negozi e nei supermercati su molti dei prodotti preferiti del Regno Unito, tra cui alcune bottiglie di birra chiara, gin tonic premiscelato, seltz duro, crema irlandese, liquore al caffè e vino frizzante inglese, tra gli altri.

"Abbiamo approfittato della Brexit per semplificare il sistema dei dazi, ridurre il prezzo di una pinta e sostenere i pub britannici", sottolinea il primo ministro Rishi Sunak. Gli fa eco Jeremy Hunt, Cancelliere dello Scacchiere: "i pub britannici -dice- sono il cuore pulsante delle nostre comunità e, poiché devono affrontare costi crescenti, stiamo facendo tutto il possibile per aiutarli. Con la nostra Brexit Pubs Guarantee, stiamo proteggendo il prezzo di una pinta.
I cambiamenti che stiamo apportando al modo in cui tassiamo gli alcolici ci catapultano nel 21° secolo, riflettendo la popolarità delle bevande a basso contenuto alcolico e stimolando la crescita del settore sostenendo finanziariamente i piccoli produttori".

Le modifiche alle accise sugli alcolici che sono entrate in vigore il 1° agosto, aggiunge il comunicato, "sono possibili solo grazie all'uscita del Regno Unito dall'Ue e alle garanzie stabilite nel Windsor Framework. Il precedente sistema di accise era complesso e ingiusto, ma ora che il Regno Unito è libero di definire la politica delle accise in base alle proprie esigenze, il governo ha introdotto riforme di buon senso per sostenere i più ampi obiettivi fiscali e di salute pubblica del Regno Unito".

Oltre 38.000 pub britannici, dunque, beneficeranno di una riduzione dell'imposta sull'alcol sulle bevande che versano alla spina. Il Governo ha, infatti, ampliato il Draught Relief che, di fatto, congela o riduce l'imposta sugli alcolici sulla maggior parte di queste bevande. Questo per proteggere i pub, che spesso vendono sottocosto rispetto alla concorrenza dei supermercati: ciò significa, spiega la nota governativa, "che l'accisa che pagano su ogni bevanda versata alla spina, come pinte di birra e sidro, sarà fino a 11 penny in meno rispetto ai supermercati". Con la Brexit Pubs Guarantee, il governo si impegna a far sì che "l'accisa che i pub e i bar pagano su queste bevande sia sempre inferiore a quella dei dettaglianti".

Il mercato britannico delle bevande alcoliche ha raggiunto poco meno di 50 miliardi di sterline nel 2022, con un aumento del 6% rispetto all'anno precedente, e si prevede che continui a crescere: le vendite dovrebbero raggiungere 60,9 miliardi di sterline nel 2026. Il governo britannico è focalizzato sul proseguimento di questo fiorente successo.

"Una parte fondamentale del nuovo sistema è l'esenzione dall'accisa sulla birra alla spina, che rappresenta una svolta per il settore e consente per la prima volta di pagare un'accisa diversa per ciò che viene venduto ai nostri pub -spiega Barry Watts, responsabile delle politiche e degli affari pubblici della Society of independent brewers, organizzazione fondata nel 1980 che rappresenta gli interessi dei birrifici indipendenti nel Regno Unito-. Si spera che nel tempo questo incoraggi un maggior numero di persone a sostenere il proprio pub, che è il cuore delle nostre comunità locali".

Dal punto di vista pratico, con l'entrata in vigore del sistema di accise sugli alcolici modernizzato e semplificato e della Brexit Pubs Guarantee, dal 1° agosto, spoega ancora il comunicato del governo inglese, "una pinta di birra alla spina al 4% di ABV sarà più alta di 0 pence; una bottiglia di birra da 500 ml con 3,4% di ABV costerà 20 pence in meno in un negozio e 25 pence in meno in un pub, ovvero pagherà il 51% di dazio in meno in un negozio e il 56% in meno in un pub".

fc - 33552

EFA News - European Food Agency
Collegate
Simili