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AbInbev/2. La Cina salva il trimestre del colosso belga delle birre

Il marchio compensa la caduta dei ricavi negli Usa (-10,5%) con un rialzo dell'11% in Oriente

AB InBev rispetta le previsioni ma è la Cina che salva il marchio belga delle birre e compensa il contraccolpo della Bud Light negli Stati Uniti. È questo, in poche parole, il sriassunot dei conti di bilancio del pl secondo trimestre del colosso beverage Anheuser-Busch InBev che batte le previsioni sugli utili trimestrali mantiene la sua guidance per il 2023. Tutto questo, però, grazie alla ripresa post-covi in Cina che ha contribuito a compensare l'impatto della reazione dei consumatori conservatori negli Satti Uniti che si sono schierati contro Bud Light per l'ormai famosa promozione transgender (vedi EFA News).

La società spiega che il fatturato del trimestre è salito del 7,2% a oltre 15,2 miliardi di dollari con un utile attestato a oltre 1,45 miliardi di dollari ha dichiarato che i volumi del secondo trimestre sono scesi dell'1,4% nonostante la crescita nella maggior parte dei mercati: i prezzi medi sono aumentati del 9% rispetto al 2022 a causa dei rincari di energia e trasporti e anche a causa del passaggio dei consumatori a bevande più costose.

Il produttore di Budweiser, Stella Artois e Corona ha dichiarato che l'ebitda per il periodo aprile-giugno è aumentato del 5% (a 5 miliardi di dollari) rispetto all'anno precedente, a parità di condizioni, raggiungendo 4,91 miliardi di dollari, a fronte di un aumento dello 0,4% previsto da un sondaggio compilato dalla società. Tutto questo, tra l'altro, in contrasto con Heineken, il secondo produttore di birra al mondo, che ha riportato risultati peggiori del previsto e ha tagliato le previsioni per il 2023 dopo un rallentamento in Vietnam e aumenti dei prezzi che hanno compresso i volumi (vedi EFA News).

In Cina, AB InBev ha venduto l'11% in più di birra in volume e oltre il 20% in più di birre "premium" a prezzo più elevato, spingendo i ricavi e gli utili al di sopra dei livelli pre-pandemia. Secondo l'azienda belga i ricavi e i profitti sono aumentati anche nei principali mercati, ossia Brasile e Messico, dove i margini di profitto sono "cresciuti notevolmente". Aumenti anche in Colombia e in Europa. Nel Paese del Dragone i ricavi per ettolitro sono aumentati del 7,6%, "grazie alla ripresa del settore on-premise e alla continua premialità", con una crescita dei ricavi del 19,4% e l'ebitda a +21,8%. Nel semestre si registrano volumi in cresciti del 9,4% e i ricavi per ettolitro del 5,4%, con un aumento dei ricavi totali del 15,3%.

All'opposto, negli Stati Uniti, di solito il più grande mercato dell'azienda, l'azienda ha perso smalto. I ricavi sono diminuiti del 10,5%, le vendite ai grossisti sono diminuite anch'esse del 15% e quelle ai dettaglianti sono calate del 14%. Tutto questo per colpa del calo dei volumi di Bud Light, colpevole anche del calo del 28,2% dell'ebitda nel Paese: circa due terzi di questo ribasso sono colpa dell'andamento delle quote di mercato e il resto alla perdita di produttività, sempre a causa di Bud Light. Bud Light ha perso il primo posto a favore di Modelo Especial di Constellation Brands dopo che i consumatori si sono ribellati alla promozione sui social media con l'influencer transgender Dylan Mulvaney. Le vendite di Bud Light negli Stati Uniti nei negozi al dettaglio sono diminuite del 25% da aprile. L'azienda ha dichiarato che ora si sono stabilizzate: un sondaggio mostra che circa l'80% dei consumatori sono sempre favorevoli (o, al massimo, neutrali) nei confronti del marchio.

L'amministratore delegato Michel Doukeris ha dichiarato agli analisti che il team di AB InBev negli Stati Uniti "sta lavorando duramente per riconquistare i consumatori", aggiungendo che "la stabilizzazione arriva sulla base di segnali di miglioramento". Per questo, AB InBev ha mantenuto le sue previsioni per il 2023, secondo le quali l'ebitda sarebbe cresciuto in linea con le sue previsioni a medio termine, tra il 4% e l'8%. "Non stiamo apportando alcuna modifica alle nostre previsioni e continuiamo a prevedere un anno forte", conferma il cfo Fernando Tennenbaum.

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EFA News - European Food Agency
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