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Giovani storie e "grandi caci" a Cheese 2023, nel cuneese

Dal 15 al 18 settembre l'evento internazionale dedicato ai formaggi a latte crudo

Possiamo ancora affermare che quello del casaro sia un mestiere antico? Sì, ma stando alle esperienze delle scuole avviate in Italia, non lo è del tutto. Di questo e di tanto altro si parlerà alla conferenza "Cosa vuoi fare da grande? Il pastore!" in programma a Cheese, la manifestazione internazionale dedicata ai formaggi a latte crudo organizzata da Città di Bra (Cuneo) e Slow Food, dal 15 al 18 settembre. 

"La figura del pastore, o del casaro, oggi non è più vista in maniera tradizionale -spiega Salvatore Claps, direttore del Crea Za-Centro di ricerca Zootecnia ed acquacoltura di Bella, in Basilicata, che parteciperà alla manifestazione-. I giovani che si avvicinano a questo mestiere hanno bisogno di formazione, di affiancare alle conoscenze tecnico-scientifiche e all’applicazione delle innovazioni, il savoir faire artigianale dei prodotti caseari del loro territorio, il sapere legato alla gestione dei pascoli". Claps nel 2022, in collaborazione con Maria Assunta D'Oronzio del Crea PB-Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia, ha organizzato la prima edizione del corso per tecnici nelle produzioni lattiero-casearie tradizionali sostenibili. Una vera e propria scuola del casaro, cui fanno eco i vari corsi di pastorizia che stanno nascendo in diverse regioni italiane. 

Cheese 2023 è organizzato da Slow Food e Città di Bra, con il supporto di Regione Piemonte e di numerose realtà che credono nel progetto, a partire dai main partner BBBell, BPER Banca, Confartigianato Cuneo, E-viso, Parmigiano Reggiano, Pastificio Di Martino, Quality Beer Academy, Reale Mutua. In Kind Partner Liebherr, Bormioli Luigi e Bormioli Rocco, Acqua S. Bernardo. Green partner sono Palm Green Pallet, Pool Pack e Ricrea. La manifestazione è realizzata con il contributo di Fondazione CRC e Fondazione CRT, ATL Langhe Monferrato Roero, Camera di Commercio di Cuneo e Ascom Bra. Partner culturale è l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale.

Come dimostra la grande partecipazione a Cheese di espositori da tutte le regioni italiane, e non solo, la narrazione del prodotto tradizionale non è più un aspetto folkloristico, ma un’esigenza per le aree interne, cosiddette marginali, a cui giovani appassionati possono dare un’idea di futuro. 

La conferenza, che si tiene lunedì 18 settembre alle 15, è l’occasione per fare il punto sul mestiere del pastore e del casaro e sulle prospettive per i giovani, che a Cheese sono presenti, con i loro caci e le loro storie, in molte occasioni previste dal programma e nel grande Mercato italiano e internazionale. Persone come Davide Nicoli, produttore del Presidio Slow Food dell'Asiago stravecchio che gestisce la Malga Serona, nel comune di Caltrano, a circa 1.260 metri di altitudine. 

O come Alice, dell’Azienda Agricola Nicoletta, situata a Settimo Vittone, in Piemonte, ex studentessa dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, tornata a lavorare nell’azienda di famiglia. O ,ancora, come Viola Marcelli, referente della Comunità Slow Food dell’Aquilano per l’allevamento transumante, punto di congiunzione tra la parte istituzionale e il progetto di innovazione della Cooperativa Asca, fondata nel 1977 ad Anversa degli Abruzzi come azienda agricola da Nunzio Marcelli e da Manuela Cozzi, agronoma specializzata in zootecnia sull’alimentazione degli ovini. 

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EFA News - European Food Agency
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