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Granchio blu, domani il governatore Zaia al Delta del Po

Appuntamento a Porto Tolle (Rovigo): intanto i mercati veneti vendono 150 tonnellate di crostacei

Il governatore del Veneto Luca Zaia visiterà il Delta del Po afflitto dal problema della proliferazione di granchio blu. L'appuntamento è fissato per mercoledì 23 agosto dalle ore 11.30 al porto di Pila (Porto Tolle - RO), la seconda marineria del Veneto. Oltre alle istituzioni del territorio, saranno presenti i rappresentanti di Coldiretti regionali e locali.

Sarà l’occasione per incontrare i pescatori al rientro dalle attività di pesca: da mesi sono impegnati nella raccolta quotidiana di quintali di granchi che stanno distruggendo gli ambienti lagunari, in particolar modo gli orti di mare dove si svolge la tradizionale molluschicoltura polesana.

"Dobbiamo essere al fianco dei pescatori, favorendo anche il consumo alimentare del granchio, per permettere che questo flagello possa essere, almeno in parte, remunerativo per chi si ritrova con le reti da pesca piene di questi crostacei, non certo desiderati", ha detto Zaia pochi giorni fa richiedendo un approfondimento sulle quantità di granchio blu commercializzate nei sei principali mercati ittici regionali. Parliamo dei mercati di Caorle, Venezia, Chioggia, Donada, Pila e Scardovari nei quali, dall'inizio dell'anno, sono stati venduti 149.685 chili di granchi blu, pari a quasi 150 tonnellate. Niente male, visto che ai prezzi attuali (8/9 Euro al chilo) l'incasso per i sei mercati è stato più o meno di 1,2/1,3 milioni di Euro. 

"Il tessuto economico e produttivo della nostra Regione da alcuni mesi ha saputo mettere in campo alcune risposte -aggiunge Zaia-. Sono Venete le principali aziende che trasformano la polpa di questi granchi in prodotti semilavorati o finiti destinati al commercio, oltre ad aver intrapreso anche un'attività di esportazione. Dobbiamo ora sostenere questa battaglia incentivando il consumo delle pietanze e dei prodotti a base di granchio blu: un'attività di promozione che sposo in prima persona e che sta iniziando a diffondersi nel mondo della ristorazione. La diffusione del crostaceo va contrastata su larga scala e certamente farlo finire in pentola non è risolutivo. Ma può essere comunque un modo per sostenere chi a malincuore si vede rovinato ogni giorno il lavoro di una vita".

"A tutti i livelli -prosegue il governatore- bisogna essere al fianco del settore della pesca, che sta subendo un vero assedio. Il Veneto si sta muovendo a più livelli, chiedendo anche al Governo la dichiarazione dello stato di emergenza e dello stato di calamità. Il ministero dell'Agricoltura, che voglio ringraziare, nelle scorse settimane ha già dato un'importante segnale, stanziando 2,9 milioni di Euro".

"Che si raggiunga velocemente il contenimento dell'aggravamento progressivo e si arrivi al più presto al ripristino della situazione -conclude Zaia-. È l'obiettivo primario di fronte a questa calamità che sta sterminando con sistematicità cozze e vongole, danneggiando irreversibilmente interi raccolti nelle valli e infierendo danni all'economia di un settore ittico stremato".

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EFA News - European Food Agency
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