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Inflazione: prezzi hotel crescono più di ristoranti

L'analisi Fipe sui dati Istat di luglio vede i bar a +4,7% e le mense scolastiche a -0,3% /Allegato

La corsa dei prezzi continua a rallentare, con una flessione dal +6,4% di giugno al +5,9 di luglio. Anche i prezzi della ristorazione rallentano dal 6,4% al 6,0%. A sottolinearlo è una nota della Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe), che analizza i dati Istat di luglio (leggi notizia EFA News). "La dinamica dell’inflazione, ancora fortemente influenzata dall’evoluzione dei prezzi dei beni energetici, riflette anche il rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei prodotti alimentari lavorati", è il commento ufficiale della Fipe.

Si mantengono vivaci i prezzi dei servizi di alloggio che registrano una variazione tendenziale del +15,8%. ll profilo inflazionistico del bar (+4,7%) decelera lievemente rispetto a quanto rilevato a giugno. Gli incrementi sopra la media del comparto riguardano ancora i prodotti di pasticceria e gelateria (+5,9%) e gli snack al bar (5,4%).

I prezzi nei ristoranti tradizionali e nelle pizzerie decelerano rispetto a quanto rilevato il mese scorso. La variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente si attesta a +5,3% per i ristoranti e +6,2% per le pizzerie. I prezzi della gastronomia registrano +5,6% e il delivery +10,1% rispetto a luglio 2022.

I prezzi delle mense, infine, registrano una variazione dello 0,4%. Sono ancora le mense scolastiche a frenare l’inflazione del comparto con una variazione tendenziale negativa (-0,3%).

In allegato a questa EFA News l'analisi e i grafici della Federazione Italiana Pubblici Esercizi.

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EFA News - European Food Agency
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