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Vendemmia/2. Il Nordest ai nastri di partenza ma dipende dalla meteo

Allerta arancione in Veneto e FVG: l'annata potrebbe essere buona, tempesta Betty permettendo

"Siamo nelle mani della natura, in questo momento, finché le uve non saranno in cantina, non possiamo decidere niente. Ma in fondo anche questa è la magia del vino". Parola di Beniamino Zidarich, produttore vitivinicolo del Carso triestino: lui si prepara a celebrare la vendemmia a partire dal prossimo 15 settembre, quando a un passo dal mare darà il via al "rito collettivo". Tutto questo, meteo permettendo, e mai come quest'anno la questione è spinosa. Proprio ieri, domenica 27 agosto, infatti, regioni come Veneto e Friuli Venezia Giulia, le più interessate del Nordest per la vendemmia, hanno alzato ad arancione l'allerta meteo causata dall'imperversare della tempesta Betty (o Poppea), come vogliamo chiamarla.

Chi, per ora, non ha patito i danni del maltempo, in particolare della grandine, attende un’annata buona, sia in termini di qualità che quantità. Ma l’ultima parola oggi è impossibile da pronunciare: la definitiva maturazione delle uve e il loro carico aromatico sono infatti legati a doppio filo al meteo dei prossimi giorni. "Il tempo fin qui ci ha dato una mano -dice dal canto suo Dario Ermacora, produttore dei Colli Orientali del Friuli-. Ora speriamo che le perturbazioni in arrivo non ci creino problemi. Se tornasse la grandine sarebbe un disastro, meglio non pensarci".

Dirlo ormai è più una scaramnzia che altro. L’escursione termica promessa dalle piogge in arrivo è condizione essenziale per preservare gli aromi: poi sarà tempo di raccolta, di lavoro in cantina, del know how degli enologi. Pronta al via è la Cooperativa di Casarsa “Viticoltori friulani La delizia“ (a Casarsa della Delizia, in provincia di Pordenone) che ha già riunito i suoi 380 soci dando loro le indicazioni operative. Tutto dipende dal meteo, insomma, che ha condizionato fortemente il lavoro in vigna e ora potrebbe fare altrettanto con la vendemmia. 

"Se non piove, lunedì, cioè oggi 28 agosto iniziamo - conferma il direttore generale Mirko Bellini-. Partiamo con il Pinot grigio, vale a dire con circa un terzo dei nostri 2mila ettari, a seguire toccherà al Glera, cioè il prosecco". Le quantità? "Lo vedremo -prosegue Bellini- dopo la prima settimana ma la sensazione, considerati i danni della grandine, è che non saranno quelle degli anni scorsi, credo che la perdita in volume si aggirerà intorno al 20%. E anche sotto il profilo della qualità, non mi aspetto un’annata delle migliori. Ora speriamo solo di poter vendemmiare senza pioggia, come negli ultimi tre anni. Se piovesse si allungherebbe il periodo di raccolta con il rischio di andare incontro a una sovra maturazione dell’uva e dunque di ulteriore perdita del prodotto".

Passando dalla destra Tagliamento, cioè ai Colli Orientali, prevede minori quantità anche Ermacora di Premariacco (Udine). "In Friuli non avremo grandi quantità quest’anno, sono davvero poche le aziende che non hanno avuto danni da grandine -dicono dall'azienda-. Dal punto di vista qualitativo invece non vedo criticità, i bianchi si stanno presentando molto bene, inizieremo a vendemmiarli tra 7, massimo 10 giorni". 

Risparmiato dalla grandine il Carso triestino invece si avvia a mettere in cassaforte una buona annata. "Qui è tutto abbastanza equilibrato -spiega Zidarich che è conosciuto soprattutto per i suoi vini macerati-. Abbiamo avuto la pioggia, non la siccità, l’uva era talmente tanta che abbiamo già diradato le viti due volte. Produciamo 35 mila bottiglie e puntiamo al top. Quest’anno siamo abbastanza contenti, speriamo di portare a casa un buon prodotto".

Come lo spera Ilaria Felluga della tenuta Russiz Superiore di Capriva del Friuli, nel Collio goriziano. "Attendiamo di vedere come sarà questa pioggia in arrivo lunedì -sottolinea-. Per ora abbiamo dati buoni, anche se gli zuccheri sono leggermente bassi, motivo per il quale vorremmo attendere ancora una decina di giorni prima di iniziare". Felluga racconta d’aver patito qualche danno da grandine, "nulla comunque rispetto ad alcuni vicini. Per chi ha saputo gestirsi con le piogge e i trattamenti, produzione ce ne sarà -aggiunge-. E se nei prossimi giorni potremo contare ancora sul sole, l’annata sarà ottima".

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