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Granchio blu alla conquista del Po

Colonie di crostacei alloctoni stanno risalendo lungo il fiume più grande d'Italia

Gli esperti: "Comportamento cambiato, è iperattivo ma con il freddo potrebbe fermarsi".

All'apice del dibattito sulle contromisure alla diffusione del granchio blu, il crostaceo alloctono pare essere l'unico vero trionfatore nell'eco-tragicommedia dell'estate. Proprio oggi, ne è stato rivelato l'avvistamento di numerosi esemplari nel Po, pressappoco all'altezza di Ferrara. 

Il fenomeno è tutt'altro che scontato, pertanto gli studiosi stanno monitorando con attenzione il comportamento dell'animale. E' irrituale che il granchio blu possa percorrere così tanti chilometri, trattandosi di una specie piuttosto stanziale. "Dall’America all’Italia, pare che abbia modificato carattere", afferma Mattia Lanzoni, ricercatore dell'Università di Ferrara, aggiungendo di aver notato "aspetti inediti nel comportamento del crostaceo". L'équipe coordinata da Lanzoni conferma che dei granchi blu sono stati rinvenuti a Pontelagoscuro e a Bondeno, mentre tra il 25 e il 30 luglio ne sono stati pescati una decina di chili a Berra.

Di granchi blu ce n'è una tale abbondanza che, ironia della sorte, ne è iniziata l'esportazione verso la sua terra d'origine: gli Stati Uniti d'America, per la precisione, la loro costiera atlantica. Mentre impazzano i video e i tutorial che suggeriscono una pluralità di modi per cucinarlo, quasi a stemperare il panico, gli esperti ipotizzano che, durante l'autunno, con il raffreddamento delle temperature, l'avanzata del granchio blu potrebbe arrestarsi. "La sua attività rallenta, il metabolismo frena", spiegano, "ma gli inverni sono ormai sempre più miti. Staremo a vedere".

Chi invece rimane preoccupato e vuole soluzioni concrete è il presidente di Cia Emilia-Romagna Stefano Francia, che afferma: "L'invasività del granchio blu non si contrasta con gli show cooking e con l'educazione alimentare, ma seve un concreto programma di contenimento della specie che passa da una mappatura della sua presenza, sempre più capillare lungo le coste e in risalita lungo fiumi e canali".

Francia riferisce che "nel giro di un anno la specie è quadruplicata", tuttavia un modello di contenimento è già indicabile in ciò che è stato fatto in Spagna, nel Delta dell'Ebro, dove "il contenimento della specie è avvenuto mediante una pianificazione delle catture e lì, adesso, vi è una nuova normalità: i granchi blu non sono scomparsi, ma vi è un equilibrio tra nascite e catture".

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EFA News - European Food Agency
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