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CLARA MOSCHINI

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Inflazione e meteo, i consumatori hanno paura e spendono meno

Osservatorio Findomestic: intenzioni d'acquisto in calo del 10,9% ad agosto

Inflazione e meteo fanno paura anche ai consumatori, che così decidono di tirare la cinghia. L'analisi, in poche parole, viene fuori dall’Osservatorio mensile di Findomestic che rileva come, dopo la ripartenza di luglio la propensione al consumo sia tornata in negativo ad agosto. Oltre ai prezzi, quasi la metà degli italiani teme il cambiamento climatico dopo gli eventi straordinari di quest’estate. 

Ad agosto, dicevamo, le intenzioni d’acquisto degli italiani tornano in negativo del 10,3% dopo l'impennata a doppia cifra di luglio (+11,3%). Il crollo agostano è stato influenzato, soprattutto, dalla crescente preoccupazione per l’aumento dei prezzi, principale timore per il 62% del campione intervistato (56% il mese precedente). 

Secondo l’Osservatorio mensile Findomestic di agosto, realizzato in collaborazione con Eumetra, "l’andamento della propensione al consumo, complice l’instabilità del contesto, è stato altalenante negli ultimi 12 mesi". Evidente è statop un autunno in calo e un inverno in progressiva ripresa fino a inizio primavera: il momento peggiore si è registrato a novembre 2022 e il picco positivo a marzo 2023 con sei mesi contrassegnati dal segno più e altrettanti in negativo.

“Se l’inflazione si conferma la preoccupazione dominante -spiega Gilles Zeitoun, amministratore delegato e direttore generale Findomestic- al secondo posto tra i timori più avvertiti dagli italiani troviamo ad agosto quello per il cambiamento climatico che registra una vera e propria impennata, passando dal 35% al 49% favorita dagli eventi atmosferici estremi di luglio". 

"Stabile, al terzo posto, -aggiunge Zeitoun- la preoccupazione per la diminuzione del potere d’acquisto che, insieme all’ansia generata dal caro prezzi e alle conseguenze del riscaldamento globale, contribuisce a mantenere su livelli bassi la propensione a spendere nell’immediato (dal 29% al 26%) oltre che a ridimensionare i progetti d’acquisto a tre mesi”.
 
Si può dire definitivamente archiviata la stagione del superbonus: come rilevato dall’Osservatorio Findomestic, nel mondo “casa” solo il segmento delle caldaie a biomassa mantiene un trend positivo delle intenzioni d’acquisto (+16%). Al contrario registrano flessioni sensibili ristrutturazioni (-6,7%), mobili (-6,8%), isolamento termico (-8,2%), infissi (-15%) e flessioni ancora più marcate gli impianti fotovoltaici termici (-22,4%) e le pompe di calore (-23,2%). 

I grandi elettrodomestici rimangono, invece, sugli stessi livelli di luglio, a differenza dei piccoli che calano del 5%. La propensione all’acquisto di auto nuove nei prossimi tre mesi scende del -12,8%, mentre il mercato dell’usato è in linea con luglio. Anche il settore del tempo libero non brilla: per i viaggi le intenzioni d’acquisto subiscono un calo fisiologico del -10,8%, mentre le attrezzature per il fai da te e quelle sportive flettono rispettivamente del -11,1% e del -16,5%.

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EFA News - European Food Agency
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