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Ultim'ora. L'Egitto compra il grano dai russi

Pare sia stato siglato un accordo privato per l'acquisto di 480 mln tonnellate a prezzo stracciato

Mentre in queste ore il leader russo Vladimir Putin e il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdoğan, che sta svolgendo il ruolo del mediatore, stanno parlando della possibilità di un nuovo accordo sul grano, l'Egitto, il principale importatore di grano al mondo, pare aver siglato un grosso accordo privato per l'acquisto di quasi mezzo milione di tonnellate di grano prodotto in Russia. 

L'indiscrezione è stata battuta dall'agenzia Reuters secondo cui l'acquirente delle 480 mila tonnellate di cereale è un ente statale egiziano, la Gasc, ossia l'Autorità generale per l'approvvigionamento delle materie prime. A vendere, invece, sarebbe una società privata, la Solaris, sulla base di un prezzo di 270 dollari a tonnellata, considerato al di sotto del livello minimo non ufficiale fissato dal governo russo. Sembra che anche altri fornitori di grano russo abbiano presentato offerte a un prezzo franco bordo di 265 dollari per tonnellata, ritenendolo il prezzo minimo stabilito.

L'Egitto, da quando è cominciata la guerra in Ucraina, ha una forte dipendenza dal grano russo nonostante abbia completato acquisti anche dagli Emirati Arabi Uniti, dalla Serbia e dalla Romania. Essendo uno dei maggiori importatori di grano al mondo, l'anno scorso il Paese guidato dal premier Al Sisi ha iniziato a orientarsi verso acquisti diretti invece che verso le gare d'appalto, dopo che la guerra in Ucraina aveva imposto lo stop agli acquisti.

Secondo alcuni dati diffusi da Nigrizia il Cairo importa 12 milioni di tonnellate all'anno di grano e ha risentito dell'aumento dei prezzi causato dal conflitto. Nel 2020 l'86% delle importanzioni di cereali egiziane dipendeva da Russia e Ucraina. Anche a causa della frenata del turismo (non arrivano più, o arrivano meno, turisti russi e ucraini), la crisi economica in Egitto si è trasformata anche in crisi alimentare e crisi valutaria. A fine febbraio uno dei ministri del governo di Al Sisi aveva spiegato che le riserve di grano del suo Paese erano sufficienti solo per altri quattro mesi e mezzo: ecco allora la decisione di ricorrere a tutti i produttori possibili, Russia compresa.

Quello che, però sta succedendo adesso, è che con questa acquisto l'Egirro avrebbe di fatto dato la stura a una guerra parallela dei prezzi del grano che non si sa dove potrebbe portare. I commercianti che hanno venduto il cereale, avrebbero confermato che il prezzo minimo non è legalmente vincolante, anche se i fornitori dovrebbero seguire le istruzioni del ministero dell'Agricoltura russo. 

D'altra parte, diocno, sul mercato non c'è chiarezza sul livello del prezzo minimo russo. I commercianti affermano che esistono prezzi minimi diversi per le vendite private e per le vendite nelle gare d'appalto pubbliche, così come esistono prezzi diversi per le vendite mensili tra settembre e dicembre e sconti per le qualità di grano a più basso contenuto proteico.

In una gara d'appalto della scorsa settimana, tutti i fornitori russi avevano presentato offerte a un prezzo minimo fissato a 270 dollari per tonnellata su base Fob (free on board, cioè il prezzo che non comprende né il nolo né le altre spese accessorie per portarla a destinazione) con prezzi c&f (ossia con i costi accessori e nolo a carico del venditore) compresi tra 286,25 e 291 dollari per tonnellata. 

Sempre una settimana fa, alcuni operatori hanno dichiarato che tutto questo ha pesato sulla competitività del grano russo: anche perché sempre la Gasc, cioè l'Authority egiziana, ha acquistato il più economico grano rumeno e francese. Proprio venerdì scorso, l'authority aveva comprato privatamente un carico di grano bulgaro a 270 dollari per tonnellata c&f.

D'altronde, la crisi del grano in Egitto ha costretto il governo, recentemente, a firmare un accordo di prestito di 500 milioni di dollari con l'Ufficio esportazioni di Abu Dhabi (ADEX) per acquistare grano importato dall'azienda agroalimentare Al Dahra, con sede negli Emirati Arabi Uniti.

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EFA News - European Food Agency
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