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Granchio blu: il suo acerrimo nemico? Gambero Rosso...

La rivista gourmet stronca (con riserva) le ricette col crostaceo dell'anno: "Ha poco sapore"

Il successo tra i fornelli del granchio blu è cosa nota: c'è chi lo fa al guazzetto, chi lo soffrigge. E' più un consenso di "pubblico", comunque, che non di critica. Tanto è vero che, per Gambero Rosso, la definizione più benevola è "un astice che non ce l'ha fatta".

I critici della prestigiosa rivista gourmet scrivono: “La pasta è servita bella al chiodo, saltata con pomodoro ciliegino, un ottimo olio piccante e dosi generose dell’invasore delle coste italiane, che ama le vongole e si diverte a ricamare le reti dei pescatori e degli allevamenti con le sue lunghe chele”, mentre “le venature sono tipicamente bluastre”. Le premesse sembrano incoraggianti, se non fosse che "fondamentalmente, il granchio blu sa di poco”.

Sebbene il "ricordo" sia "lontanamente legato alla dolcezza dell’astice”, purtroppo “l’intensità è nettamente inferiore, così come la sua consistenza, più sfilacciata e meno carnosa”. Aggiunge il critico gastronomico: “La sapidità è sussurrata, l’eco marina è molto sottotraccia”. Insomma, “ci gustiamo, con un certo piacere, un ottimo spaghetto al pomodoro con un ‘ricordo’ di mare, dovuto probabilmente alla pochissima polpa bianca e delicata che offre il crostaceo”.

Ciononostante, ”bisogna armarsi di pazienza e in tema abbinamenti”, per arrivare alla conclusione che il granchio blu “lo vediamo più accanto a ricche insalate che sui primi”. Un ulteriore distinguo viene fatto, a chiusura dell'articolo, da Maurizio Criscuolo, titolare del Jolly Lido e di Osteria Nuova ad Anzio, secondo il quale va fatta “una prima distinzione tra i granchi blu dell’Adriatico e quelli del Tirreno”, perché “i primi hanno una pezzatura piuttosto ridotta mentre quelli del Tirreno hanno un sapore assai più intenso e interessante”. Tanto è vero che, riferisce il ristoratore, i primi costano sui 5 euro, i secondi sui 13 al chilo. Conclusione: in cucina il granchio blu non è bocciato. Al limite è "rimandato a settembre". E non è escluso un futuro brillante per lui. 

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EFA News - European Food Agency
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