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Psa. La Pietra: "Chi non ha fatto nulla chiede celerità? Intollerabile..."

Il sottosegretario Masaf replica alle critiche del Partito Democratico

"Sulla peste suina dalla sinistra arriva con estremo ritardo un'inconsapevole mea culpa. Dopo anni al Governo contraddistinti, come in altri ambiti, da un colpevole immobilismo sul tema della gestione e contenimento dei cinghiali ora le stesse persone che per anni non hanno fatto nulla, intimano al Governo di risolvere l'emergenza da un giorno all'altro". A riferirlo in una nota è il sottosegretario al ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Patrizio Giacomo La Pietra, alludendo all'interrogazione presentata dai deputati Pd Antonella Forattini, Stefano Vaccari, Stefania Marino e Andrea Rossi, che sollecitano un piano di indennizzi per gli allevatori danneggiati.

"Quello che un tempo è stato un problema, ora grazie al nulla fatto in precedenza, si è trasformato in una vera e propria emergenza - prosegue il sottosegretario -. Chi avrebbe potuto e dovuto decidere ha preferito sottostare ai diktat di un fanatismo ambientalista che ci ha portato alla situazione odierna, alla quale il Masaf, il ministero della Salute, della Difesa e tutto il Governo Meloni stanno mettendo riparo con un impegno massivo, vedi il coinvolgimento dell'esercito che, grazie al ministro Crosetto, si è subito reso disponibile a collaborare per risolvere l'emergenza".

"Stiamo rimediando agli errori del passato, ma né io né il ministro Lollobrigida abbiamo la bacchetta magica che sarebbe invece necessaria per fronteggiare e risolvere di colpo l'emergenza. Il numero spropositato di cinghiali presenti sul territorio italiano, principali responsabili della diffusione del contagio della Psa, è cresciuto a dismisura in nome di un insensato animalismo che ora si sta ritorcendo contro gli animali dei nostri allevamenti, contro l'ambiente abusato da una popolazione di ungulati con una media incomparabile con nessun altro Paese europeo e contro il futuro economico del comparto suinicolo italiano. Un futuro messo a rischio dall'inadeguatezza e dalla insipienza amministrativa di chi ora grida contro il Governo chiedendo di fare presto. Il Governo ha fatto presto, ha fatto quello che non è stato fatto in anni di inazione e grazie al via libera della commissione permanente Agricoltura della conferenza Stato-Regioni ora ha gli strumenti per operare grazie al Piano di contenimento e gestione della specie cinghiale. Al contrario di chi ci ha preceduto - conclude La Pietra - sentiamo forte la responsabilità di garantire agli imprenditori e ai lavoratori del comparto suinicolo un futuro messo a rischio in maniera irresponsabile da imperdonabili pressapochisti".

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EFA News - European Food Agency
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