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Il Giappone ridurrà il prezzo del grano importato

Incerti gli effetti sui prezzi: le aziende valutano ritocchi sui loro prodotti alimentari

Il Ministero dell'Agricoltura, delle Foreste e della Pesca giapponese ha reso noto martedì scorso che ridurrà il prezzo di vendita del grano importato dell'11,1% rispetto al periodo aprile-settembre, portandolo ad una media di 68.240 Yen (circa 460 dollari) per tonnellata a partire da ottobre prosssimo. "Un'ottima notizia positiva -ha commentato il ministro dell'Agricoltura Tetsuro Nomura-, sia per i consumatori che per i produttori. Terremo d'occhio l'andamento dei prezzi internazionali e altri indicatori".

Il Giappone importa circa l'80% del grano destinato al consumo umano nel Paese. Generalmente ad aprile e ottobre il governo effettua una revisione del prezzo di vendita di cinque varietà di grano sulla base dei prezzi globali, dei tassi di cambio e di altri fattori, scrive oggi l'agenzia Ice.

I prezzi globali del grano hanno raggiunto nel marzo 2022 il livello record di circa 14 dollari allo staio, tra i timori di interruzioni dell’offerta in Russia e Ucraina, che sono congiuntamente responsabili di circa il 30% delle esportazioni globali di grano, scrive invece in data odierna il giapponese Nikkei Asia. Da allora i prezzi sono diminuiti di quasi il 60%, con il Dipartimento dell’Agricoltura americano che prevede livelli record di produzione globale di circa 790 milioni di tonnellate per la campagna di commercializzazione che inizierà a giugno 2024. 

Tuttavia, prosegue il news magazine, permangono le preoccupazioni sul mercato globale. A luglio la Russia è uscita dall'accordo sul grano che aveva consentito all’Ucraina di esportare in sicurezza merci attraverso il Mar Nero, ed anche la crescente presenza della Russia nel mercato globale del grano ha destato allarme. Allarme confermato anche dall'analista per il comparto presso la società giapponese di macinazione Nippn, Hideki Hattori, il quale ha dichiarato: "Le esportazioni russe hanno contribuito a compensare il calo delle spedizioni ucraine, cosa che ha fatto scendere i prezzi del grano, ma una maggiore influenza russa sui prezzi potrebbe comportare rischi in futuro".

A fronte dell'annuncio, il Gruppo Nisshin Seifun ed altri importanti aziende molitorie giapponesi prenderanno in considerazione la possibilità di ridurre i prezzi della farina di grano al dettaglio e/o all'ingrosso. Ma già Yamazaki Baking, che nello scorso luglio aveva aumentato i prezzi del pane per sandwich e dei dolci, ha commentato: "I costi di alcune materie prime rimangono elevati, quindi è difficile prendere in considerazione una riduzione dei prezzi".

CTim - 34270

EFA News - European Food Agency
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