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Lollobrigida: "Più fondi per smaltimento granchio blu"

Intervenendo al Forum Risorsa Mare, il ministro auspica incentivi a mitilicoltura e acquacoltura

"Il sistema della pesca in Italia va protetto e valorizzato, anche cercando di essere veloci, sia in termini emergenziali, come accaduto con il granchio blu, che in termini strategici. Implementeremo in maniera importante i fondi per lo smaltimento del granchio blu e per la protezione delle aziende di mitilicoltura, che rischiano la scomparsa". Così il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, intervenendo al Forum Risorsa Mare, organizzato a Trieste dal ministero della Protezione civile e delle Politiche del mare e da The European House Ambrosetti e patrocinato da Palazzo Chigi, a cui hanno preso parte nella mattinata di oggi, tra gli altri il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, il presidente della Commissione Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare del Senato Luca De Carlo e il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza.

"Abbiamo assunto a livello internazionale una posizione ferma sul "Piano di azione Ue" sulla pesca - ha proseguito il ministro -. Abbiamo detto "no" per responsabilità, per denunciare un quadro europeo nel quale si andava a colpire un nostro importante settore, dove circa il 30 per cento della flotta si dedica alla pesca a strascico. Dobbiamo tornare a considerare il mare e la nostra collocazione geografica quale elemento di forza della Nazione". 

"La vera sfida alla quale dobbiamo andare incontro è quella di un'Europa in grado di mettere insieme la sostenibilità ambientale con quella produttiva e modulare gli interventi con delle norme certe che guardano alla salvaguardia del pianeta senza cancellare la produzione", ha sottolineato Lollobrigida. "La soluzione è essere pragmatici. Dobbiamo difendere il sistema italiano, ponendoci come modello a livello mondiale, facendo elevare il livello della qualità e dando un valore aggiunto ai prodotti".

"Oggi vediamo sviluppare nell'economia del mare nuove attività che sono rappresentate dalle eccellenze dei nostri imprenditori italiani, come nel caso dell'acquacoltura. Il mare è un grande campo per realizzare buon cibo con metodologie che rendono un pesce di acquacoltura italiana migliore rispetto ad altri, prodotti con modelli differenti", ha concluso il ministro.

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EFA News - European Food Agency
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