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Comagri Ue boccia cibo sintetico. Soddisfazione al Masaf

Lollobrigida: "Dannoso per la salute e per le filiere, speriamo non lo ripropongano più"

La Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento Europeo ha bocciato un emendamento che avrebbe aperto le porte alla carne coltivata in laboratorio. Si trattava di una risoluzione sulle colture proteiche contenente riferimenti a prodotti innovativi a base cellulare. La risoluzione puntava ad una maggiore produzione di colture di proteine in Europa

La notizia è stata data dall'europarlamentare Salvatore De Meo (Forza Italia -Ppe), membro della stessa Commissione, che dichiara: "Oggi abbiamo portato a casa un risultato importante con il quale mandiamo un messaggio chiaro alla Commissione europea: no agli alimenti prodotti in laboratorio nell’Ue".

A riguardo, l'onorevole De Meo ricorda l'inesistenza di "studi sufficienti che dimostrino la sicurezza per i consumatori degli alimenti prodotti dalle cellule, non possiamo quindi permettere che venga introdotto un tale riferimento in un testo che riguarda la strategia europea sulle proteine".

Dal governo è arrivato il pronto commento del ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida che, in una nota, esprime "soddisfazione" per l'esito del voto e aggiunge: "Siamo da sempre al fianco dei nostri agricoltori, anche con iniziative di supporto per incrementare le colture, ma questo non deve avvenire con la possibilità di realizzare alimenti in laboratorio". 

L'auspicio di Lollobrigida è che "questi tentativi, come quello scongiurato oggi, non vengano riproposti e sono convinto che, oramai, anche in Ue sia passato il messaggio che il cibo prodotto in vitro non solo potrebbe nascondere conseguenze negative per la salute dei cittadini ma distruggerebbe intere filiere senza alcun beneficio per l'ambiente".

Sempre dal Masaf, il sottosegretario Luigi D'Eramo dichiara: “Il voto in Commissione Agricoltura del Parlamento europeo dà ragione all’Italia che si conferma all’avanguardia in fatto di benessere e sicurezza alimentare. Bene lo stop a prodotti proteici innovativi a base cellulare, significa che nemmeno in Ue si vuole spianare la strada a carne o altro cibo sintetico”.

D'Eramo ricorda poi come “il nostro Paese sia stato il primo a sollevare forti perplessità in merito, in base al principio di precauzione prima di tutto la tutela della salute pubblica. Oltre a questo in ballo c’è la difesa di intere filiere produttive”.

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EFA News - European Food Agency
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