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Italian sounding: Ismea suggerisce come batterlo

Investimenti, produttività e Pnrr permetterebbero di riassorbire il fenomeno in 11 anni /Allegato

Se da un lato, l'agroalimentare rappresenta la punta di diamante per l'export italiano, dall'altro, su questo stesso fronte, in valore, il nostro Paese arranca, classificandosi soltanto al quinto posto, dietro Francia (74%) e Germania (70%). Inoltre, nel 2022, la bilancia commerciale agroalimentare italiana è tornata in negativo, con un peggioramento che ammonta a -13,2 miliardi di euro. L'altro grande scoglio da superare è l'italian sounding, che, secondo un recente rapporto di Ismea, influisce negativamente sulla percezione dell’autenticità dei prodotti italiani all’estero.

Analizzando le dimensioni del fenomeno, The European House – Ambrosetti, in collaborazione con Assocamerestero, ha analizzato i dati prelevati da 250 rivenditori internazionali, verificando la presenza negli scaffali dei prodotti agroalimentari italiani provenienti dall’Italia o da altri paesi e istituendo dei coefficienti per quantificare la discrepanza tra prodotti italiani originari dall’Italia e provenienti da paesi esteri, pur essendo tipici della dieta italiana.

Applicando il moltiplicatore determinato dall'Italian sounding, il valore complessivo del fenomeno a livello globale ammonta a 91 miliardi di euro nel 2022. Una cifra impressionante, se si tiene conto che l'esportazione agroalimentare italiana vale 58,8 miliardi di euro. Considerando soltanto la porzione effettivamente recuperabile dalla filiera italiana, quindi tenendo presenti esclusivamente i consumatori esteri realmente ingannati dall’azione di marketing, l’Italian sounding “raggiungibile” ammonta a 60 miliardi di euro. Di conseguenza, il potenziale di esportazione cumulato per il Paese (qualora venisse recuperato il fenomeno dell'Italian sounding) è pari a 119 miliardi di euro.

Ismea suggerisce quindi tre scenari favorevoli a un riassorbimento dell'italian sounding nel Made in Italy propriamente detto. In primo luogo, si ipotizza un raddoppio del tasso di crescita degli investimenti; nel secondo scenario, in aggiunta all’accelerazione degli investimenti, si presuppone un raddoppio della produttività; nel terzo scenario, presumendo la messa in atto dei primi due, sia auspica un completo sfruttamento delle risorse previste dal Pnrr. Il pieno funzionamento di tutti e tre i fattori, secondo Ismea, permetterebbe di convertire l’Italian sounding in export in soli undici anni.

In allegato a questa EFA News, il rapporto integrale di Ismea sull'Italian sounding.

Allegati
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EFA News - European Food Agency
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