L’India sta esportando grano e riso verso quei Paesi a rischio alimentare che lo richiedono, ha fatto sapere in questi giorni un alto esponente governativo. Questo nonostante il divieto all'export di grano, rottura di riso e riso bianco non basmati, vigente a partire dal grano nel maggio scorso. In particolare secondo quanto dichiarato dal direttore generale del commercio estero (DGFT), Santosh Kumar Sarangi, a fine luglio scorso ne è stata consentita l'esportazione verso il Nepal e verso il Bhutan. E quindi, importanti quantitativi di rottura di riso sono stati esportati in Senegal, Gambia, Indonesia, Mali, e ancora in Bhutan. 

"L'india -prosegue il dg- si impegna a fornire la quantità necessaria di riso o grano, in caso di insicurezza alimentare, richiesta dai Paesi vulnerabili e da quelli confinanti. Il governo ha vietato da mesi l'esportazione di rotture di riso. Il 20 luglio è stato invece vietato l'export di riso bianco non basmati per aumentare l’offerta interna e tenere sotto controllo i prezzi al dettaglio durante le prossime festività natalizie". L'esportazione di grano è stata vietata appunto a maggio.