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CLARA MOSCHINI

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Porto Garibaldi, dopo il granchio blu ecco il traffico abusivo di vongole

Maxi operazione della Guardia Costiera: sequestrati 8 quintali di molluschi trasportati senza certificazione

A Porto Garibaldi, in provincia di Ferrara, una delle zone maggiormente colpite dal disastro del granchio blu, evidentemente la situazione si fa via via più complessa, tanto che intorno a molluschi e crostacei diventati merce "rara" per colpa del predatore, si sta intensificando un traffico illecito. Ultimo episodio in ordine di tempo a confermare la difficoltà del momento per la zona riguarda un controllo svolto venerdì scorso 29 settembre dal personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Porto Garibaldi sulla filiera della pesca. Una serie di verifiche finalizzate ad appurare il rispetto della normativa vigente, sotto il coordinamento dell’VIII° Centro di controllo area pesca della Direzione marittima dell’Emilia Romagna.

Al centro dell'indagine il conducente di un veicolo che trasportava otto quintali di vongola lupino (nome scientifico “chamelea gallina”) ma non aveva alcun documento atto ad attestarne la provenienza, la zona di pesca, l’attrezzo utilizzato o la motopesca con cui è stata effettuata la pesca. Per questo motivo ha ricevuto una sanzione amministrativa di 1.500 Euro per "detenzione di prodotto ittico non tracciato (Decreto Legislativo n. 4/2012)" mentre il prodotto è stato sottoposto a sequestro come sanzione accessoria. 

Le vongole sono state poi rigettate in mare, dopo l’ispezione del servizio veterinario dell’Asl che ha attestato che erano ancora vive. Il controllo sulla filiera ittica rappresenta uno dei compiti principali del Corpo delle Capitanerie di porto, per verificare il rispetto, sia a mare che a terra, delle disposizioni nazionali e comunitarie in materia di pesca, con l’obiettivo di tutelare la risorsa ittica, ma anche il consumatore finale, garantendo l’immissione nel mercato di prodotto di cui sia chiara la provenienza, anche a tutela degli operatori autorizzati.

Il sequestro e l'indagine di Porto Garibaldi fannno pensare che, stante la crisi dovuta al granchio blu, si stia intensificando l'attività fraudelenta legata, questa volta, alle vongole, uno dei molluschi preferiti dal crostaceo. Non a caso, un mese fa, a Venezia si è assistito a un altro maxisequestro: la Finanza ha confiscato oltre 3,4 tonnellate di volgone del valore di 20mila Euro (leggi EFA News).

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EFA News - European Food Agency
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