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CLARA MOSCHINI

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Droni per la difesa fitosanitaria: esperimento in Liguria

Dimostrazione nell'imperiese contro il parassita-chiave dell’olivo

È la Liguria di ponente, precisamente Lucinasco in provincia di Imperia, il palcoscenciop del primo esperimento con droni per la difesa fitosanitaria andato in scena vemerdì scorso 6 ottobre. A seguire l'esperimento un nutrito gruppo di olivicoltori, tecnici e ricercatori, insieme ai referenti istituzionali: la dimostrazione è stata organizzata dal Centro di sperimentazione e assistenza agricola della Camera di Commercio Riviere di Liguria (CeRSAA) e ha visto l’impiego di APR (droni) per la difesa fitosanitaria a basso impatto contro il parassita-chiave dell’olivo: Bactrocera oleae (la cosiddetta mosca dell’olivo).

“Questa dimostrazione rappresenta un importante passo avanti per l’innovazione in olivicoltura, inserendosi nel contesto più ampio del percorso di sostegno della Regione Liguria sulla sostenibilità ambientale ed economica delle attività agricole -sottolinea l'assessore all'Agricoltura della Regione Liguria, Alessandro Piana presente all’incontro culminante del progetto dimostrativo 'Olig + Dimostrazione delle innovazioni sviluppate per l’incremento della produttività nell’olivicoltura ligure'-. Un modo di raccogliere fattivamente le sfide dell’Agricoltura 4.0 che vede, tra gli altri, l’introduzione di prodotti a bassa tossicità e il loro impiego sicuro, in questo caso a difesa delle nostre olive”.

Il progetto si avvale di fondi della misura 01.02 del Programma di Sviluppo Rurale della Liguria a parziale copertura dei costi. Al progetto collaborano: il Consorzio di Tutela dell’olio DOP Riviera Ligure; la Cooperativa Olivicoltori Sestresi; la Cooperativa Le Riunite; la Scuola Superiore S. Anna di Pisa; la Fondazione Fojanini di Sondrio; Aces Air di Sondrio; FMC Agro Italia. Hanno supportato il processo autorizzativo presso il ministero della Salute: il Servizio Fitosanitario della Regione Liguria e il Gruppo di Lavoro Fitosanitari della Regione Liguria con cui il CeRSAA ha collaborato per lo sviluppo delle prime prove nel corso del 2022.

“Terreni agricoli difficilmente accessibili da terra agli operatori e alle macchine e in cui la disponibilità di acqua, il veicolante utilizzato per la distribuzione dei prodotti fitosanitari, è molto limitata sono gli scenari applicativi in cui i droni possono essere utilmente introdotti", aggiunge Carlo Siffredi, presidente del Consorzio di tutela dell’olio Dop Riviera Ligure. 

"In queste condizioni -spiega Giovanni Minuto, direttore del CeRSAA-, la distribuzione di prodotti 'Attract and kill' con ridotti volumi di acqua offre i migliori risultati: riduzione della caduta a terra del prodotto fitosanitario di oltre il 20% e dispersione ambientale (deriva) trascurabile entro i 5 metri e assente a 10 metri dal bordo dell’area trattata”.

"La combinazione della distribuzione localizzata di prodotti e l’efficienza del mezzo aereo contribuiscono anche alla consistente riduzione del contenuto di residui negli alimenti come olio e olive da mensa, di gran lunga inferiore ai residui dei mezzi chimici convenzionalmente distribuiti su tutta la chioma, spesso anche prossimi al limite di quantificazione", sottolinea Andrea Minuto, responsabile del Centro di Saggio del CeRSAA.

“La protezione delle colture e nel caso specifico dell’oliveto -commenta infine l'assessore Piana- riveste un ruolo fondamentale nel processo produttivo. L’utilizzo di droni, combinato con la distribuzione puntiforme di prodotti attract and kill, risulta particolarmente efficace perché semplifica le fasi di distribuzione dei prodotti, tutela l’incolumità degli operatori, garantisce una deriva trascurabile e residui negli alimenti molto più bassi rispetto a quelli riscontrati con l’impiego di metodologie e prodotti tradizionali". 

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EFA News - European Food Agency
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