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Agrilevante 2023 chiude con 94.900 visite e numeri in crescita

Le presenze dall'estero sono salite del 14%, rispetto all'ultima edizione, tenutasi nel 2019

Si è conclusa ieri sera a Bari - con il record storico di visitatori - la settima edizione della rassegna internazionale delle tecnologie e delle macchine per l’agricoltura: 94.900 visitatori di cui 4.050 esteri. Operatori da 60 Paesi, oltre 50 convegni, 1.200 incontri d’affari riservati alle delegazioni estere dell’Agenzia Ice. Appuntamento per la prossima edizione ad ottobre 2025.

Nei quattro giorni della rassegna, hanno esposto 350 case costruttrici di macchine e tecnologie per le colture seminative, per le colture specializzate, per la zootecnia e per le bioenergie, delle quali 50 estere provenienti da 20 Paesi. I visitatori sono stati 94.900, con una crescita del 18% sull'edizione precedente (ottobre 2019), l'ultima dell'era pre-Covid, cui è seguita una sospensione di quattro anni. I visitatori esteri sono giunti da oltre 60 Paesi, per un totale di 4050 (+14% rispetto all'edizione precedente).

“L’agricoltura è la storia della nostra regione. Ė da qui che dobbiamo costruire il nostro futuro e dobbiamo essere capaci di spingere i nuovi giovani imprenditori a studiare e a specializzarsi in questo settore che oggi rappresenta un aggregato di prodotti e tecniche produttive di altissima specializzazione tecnologica”, ha dichiarato il presidente della Nuova Fiera del Levante Gaetano Frulli, che ha ospitato la rassegna internazionale. “Aver riportato in Nuova Fiera del Levante un appuntamento così importante come Agrilevante – ha aggiunto Frulli – è stata una scelta strategica e lo sarà per un lungo periodo”.

A conclusione dell'evento, è pervenuto un messaggio del ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha dichiarato: “Il Governo guarda con interesse prioritario alle potenzialità dell’agricoltura nell’area del Mediterraneo e alle opportunità di cooperazione in questo settore in particolare con i Paesi della sponda sud, anche nella prospettiva strategica del contrasto al traffico di esseri umani”.

“Lavoriamo per rafforzare la sostenibilità e la solidità delle filiere in un’ottica regionale e per contrastare la crisi alimentare che ha colpito in particolare la vasta area del Sahel che va dal Golfo di Guinea al Corno d’Africa”, ha concluso Tajani.

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EFA News - European Food Agency
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