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Divieto carne sintetica, addio. Ma anche no...

Lollobrigida: "E' una questione di civiltà, nessun passo indietro. Ritiro notifica Ue solo formale"

Il governo Meloni fa marcia indietro sul divieto di carne sintetica. I sovranisti paladini del cibo sano Made in Italy si rimangiano tutto. Questo è il mood diffuso tra la maggior parte delle testate nostrane. Com'è andata realmente? Tutto ciò che il governo - ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida in primis - ha promesso, battagliando con una certa insistenza si è rivelato un fuoco di paglia? Lo stesso Masaf non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale, affidando la nota di chiarimento direttamente al profilo Facebook del ministro, che, in prima battuta, attacca la nota trasmissione Rai: "Report dice che sarei pronto a ritirare il DDL sulle Carni Sintetiche: FALSO".

"Si tratta solo di una questione formale . spiega ancora Lollobrigida -. È stata ritirata la notifica all’UE, per rispetto nei confronti del lavoro del nostro Parlamento. Una procedura attivata in altre occasioni, non solo dall'Italia. Il DDL ha già avuto il VIA LIBERA in Senato, è stato appena APPROVATO in Commissione alla Camera e a breve verrà discusso e, io ritengo, approvato dall’Aula di Montecitorio".

"Ricordo alla redazione di Report - rimarca il titolare Masaf - che, come servizio pubblico, dovrebbero non diffondere fake news, o quanto meno dovrebbero provarci. Non solo non ritiro il DDL, ma sono più convinto che mai di dover dar corso alle indicazioni dei Comuni, delle Regioni (tutte) e dei milioni di cittadini Italiani che ci hanno chiesto esplicitamente di proteggere la nostra salute e la nostra economia. Su questa battaglia di civiltà, come su tutti gli impegni assunti dal Governo, andiamo avanti. Senza alcun passo indietro".

Sulla questione è intervenuto anche il presidente della IX Commissione - Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare Luca De Carlo, che conferma la linea del Masaf: "Nessuna paura di bocciatura o marcia indietro da parte del governo: stiamo semplicemente parlando di una riflessione necessaria su un provvedimento che deve ancora essere ratificato dal Parlamento e che quindi come tale può essere ancora passibile di modifiche - afferma il senatore in una nota -. Una volta che verrà approvato il testo definitivo, il documento sarà spedito a Bruxelles".

"Stupisce che ci sia chi si scandalizza di fronte a decisioni che nel recente passato sono state prese anche da nazioni come la Francia; nel 2016 una scelta simile fu presa dal Governo Renzi con il ministro Martina, ma la differenza è che poi il provvedimento non fu più portato all’esame europeo. È tempo quindi di finirla con queste notizie false - conclude De Carlo - che vogliono gettare discredito sull’operato di un Governo che sta lavorando per i cittadini e per le imprese agroalimentari italiane contro gli interessi delle multinazionali delle finte carni in provetta”.

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EFA News - European Food Agency
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