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CLARA MOSCHINI

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Agritech, Zebra Impact guarda all'Italia con il fondo Regenerative

Destinato a investitri istituzionali è frutto della partnership con Mirabaud asset management

Guarda all’Italia e all'agritech, Zebra Impact Ventures, società di venture capital che investe in aziende nature-positive nella loro fase iniziale di crescita. Non a caso, la società ha annunciato il lancio di Regenerative Growth 1, fondo di private equity destinato a investitri istituzionali frutto della partnership con Mirabaud asset management. L'obiettivo del fondo è quello di portare sui mercati una strategia che abbia lo scopo di migliorare i sistemi agroalimentari globali. 

“Al fine di cogliere al meglio le opportunità offerte dal settore, abbiamo deciso di avviare una partnership con Zebra Impact Ventures che metterà a disposizione degli investitori una strategia innovativa di venture capital diretta a contribuire alla trasformazione dei sistemi alimentari globali -spiega David Basola, head of Southern Europe di Mirabaud Am-. La strategia, classificata come Art.9 ex Sfdr, ha un focus su 20-25 società naturtech principalmente europee, con un’allocazione indicativa del 70% verso la fase di crescita (serie B) trattandosi di aziende che hanno già consolidato la loro tecnologia, registrato un trend positivo nei ricavi e con un riscontro commerciale già positivo. Il restante 30% circa andrà indirizzato verso imprese più recenti (di tipo Serie A+) che offrano soluzioni fortemente innovative. Il target di raccolta indicativo è di 125 milioni”.

In quest'ottica l'Italia gioca un ruolo fondamentale, a sentire i protagonisti. “Contano soprattutto tecnologia e lungimiranza degli imprenditori -spiega il cofondatore di Zebra, Fabio Sofia-. Ci rendiamo conto che a livello di investimenti questo Paese forse è indietro, in questo senso però il potenziale non manca e siamo pronti a entrare nei progetti giusti”. Entro il 2030 Zebra Impact Ventures si propone di diventare una boutique di venture capital d’impatto leader a livello mondiale, attraverso strategie d’investimento che ruotano attorno al naturetech: parliamo, di fatto, della trasformazione dei sistemi alimentari, della decarbonizzazione, trasporti, energia e le reti. 

Secondo un recente report di Mirabaud Am, i sistemi agroalimentari globali non sono più sostenibili: sono responsabili del 31% delle emissioni di gas serra, dell’80% della deforestazione e rappresentano la causa principale della perdita di biodiversità (70%) e del consumo delle acque dolci (70%). In Europa, le pratiche di gestione non sostenibili hanno determinato il depauperamento del 60% -70% dei terreni agricoli. 

Ecco, dunque, che entrano in gioco ,l’agritech e le altre tecnologie sostenibili. Secondo le stime delle Nazioni Unite, entro il 2050 la popolazione mondiale raggiungerà i 10 miliardi di persone e questo comporterà un aumento del 60% della domanda di cibo. A oggi il 50% delle terre coperte da vegetazione è già utilizzato per scopi agricoli: se si dovesse intensificare ulteriormente l’uso dei terreni, andrebbe persa un’area di foresta pari a circa due volte la superficie dell’India. È necessario, dunque, sottolineano i gestori del fondo, "adottare pratiche agricole rigenerative al fine di limitare i danni che provocano nell’ambiente, fornire a una popolazione in crescita una dieta sostenibile e ridurre le emissioni di gas serra di circa il 67%".

Secondo le stime di Agfunder, l’agritech è un mercato destinato a raggiungere 700 miliardi di dollari entro il 2030, con un tasso annuo di crescita composto del 29,1%. Tre i settori con un elevato potenziale, secondo Zebra Impact Ventures: 

  1. agricoltura di precisione, con opportunità interessanti nel novel farming che comprende coltivazione indoor in serre hi-tech e fattorie verticali, allevamento di insetti, produzione di frutti di mare e alghe e nell'agri-biotech (dal 2019 al 2022 si è registrato un dagr del 30%);
  2. alimentazione alternativa: il mercato europeo delle proteine alternative è stato valutato a 1,9 miliardi di dollari nel 2021 e si prevede una crescita del 20,2% tra il 2023-2028; 
  3. riciclo e circolarità: secondo le stime, entro il 2024 il mercato dovrebbe valere 238 miliardi di dollari.


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EFA News - European Food Agency
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