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L'Ucraina si scaglia contro Nestlé

L'agenzia anticorruzione la inserisce in una lista di "sponsor della guerra"

Sfiorando forse il ridicolo, l'agenzia anticorruzione ucraina etichetta Nestlé come "sponsor di guerra". La notizia è stata divulgata dalla Nacp, National agency on corruption prevention, l'Agenzia nazionale ucraina per la prevenzione della corruzione che ha aggiunto Nestlé al registro degli "sponsor internazionali di guerra". L'elenco comprende le aziende che ancora operano, e potenzialmente traggono profitto, in Russia: tra queste, ci sono Mars e PepsiCo, aggiunte alla "black list" nel settembre di quest'anno e Bacardi, inserita in lista ad agosto 2023. Si tratta di aziende alimentari, il cui settore non è stato coinvolto nell'embargo internazionale decretato nei confronti della Russia per ambiti strategici come l'energia, la tecnologia, ecc.

Il report dell'agenzia spiega che "l'azienda svizzera Nestlé è uno dei maggiori produttori di alimenti al mondo e opera in 187 Paesi. Nonostante l'aggressione russa in corso contro l'Ucraina, Nestlé continua a operare nello Stato aggressore, fornendo beni alla popolazione e ampliando la propria base produttiva nel Paese. Su questa base, l'Agenzia nazionale per la prevenzione della corruzione sta inserendo l'azienda nell'elenco degli sponsor internazionali della guerra".

"Nestlé -prosegue la nota dell'agenzia ucraina- produce caffè istantaneo, acqua minerale, cioccolato, gelati, prodotti caseari, alimenti per bambini e animali domestici e una serie di altri prodotti. Il portafoglio prodotti dell'azienda comprende più di 2.000 marchi in tutto il mondo, tra cui KitKat, Nescafé, Nesquik, Nestea e altri. All'inizio del 2022, l'azienda svizzera gestiva sette stabilimenti in Russia".

"Nonostante la quota di fatturato di Nestlé in Russia sia solo di poco superiore al 2% del suo giro d'affari globale -aggiunge l'Nacp-, l'azienda non ha ancora deciso di abbandonare il mercato dello Stato terrorista. Nestlé spiega questa decisione citando la necessità di fornire alla popolazione russa 'prodotti essenziali' e di prendersi cura dei suoi 7.000 dipendenti".

Nestlé ha risposto alle accuse facendo riferimento a una dichiarazione online rilasciata all'inizio dell'anno. "Dallo scoppio della guerra in Ucraina -riporta Nestlé nella comunicazione-, abbiamo ridotto drasticamente il nostro portafoglio in Russia e attuato le azioni che abbiamo annunciato nel marzo 2022. Abbiamo rifocalizzato le nostre attività sulla fornitura di alimenti essenziali e di base alla popolazione locale e abbiamo sospeso la maggior parte delle referenze del nostro portafoglio prebellico nel Paese. Abbiamo bloccato le importazioni e le esportazioni non essenziali da e verso la Russia".

La multinazionale, inoltre, ha dichiarato di aver interrotto la pubblicità in Russia, di aver sospeso gli investimenti di capitale nel Paese e di essere pienamente conforme a tutte le sanzioni internazionali applicabili. Nestlé afferma che "per il prossimo futuro, queste misure si applicheranno in quanto le nostre operazioni in Russia rimangono focalizzate sulla fornitura di alimenti essenziali e di base alla popolazione locale". 

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EFA News - European Food Agency
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