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CLARA MOSCHINI

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Genova, arriva un altro supermercato (e nuove polemiche)

A Voltri, il gruppo Pam riqualifica l'ex area industriale Verrina da 19.000 mq

Via libera definitivo al un nuovo supermercato a Genova. Un nuovo centro commerciale con al centro il supermercato Pam, edifici residenziali e spazio verde: è questo il destino dell’area occupata dai vecchi capannoni industriali dello stabilimento Verrina, alle porte di Voltri. Il progetto prevede la riqualificazione l’intera area da 19 mila metri quadrati: nuova viabilità, parcheggi, spazi pedonali e recupero di alcuni orti urbani. L’area agricola abbandonata e l’edificio rurale che si trova al suo interno saranno recuperati per la creazione di un progetto di orti urbani.

L’area destinata alla parte commerciale sarà suddivisa in quattro livelli: 2.500 metri quadrati dei 4.000 totali saranno destinati alla grande distribuzione, con la creazione di 141 posti auto e 25 posti moto al primo piano, 93 posti auto e 23 posti moto al secondo piano. Sulla copertura è prevista la creazione di un giardino, oltre a 885 metri quadrati di pannelli fotovoltaici. 

Per quanto riguarda gli edifici residenziali, saranno due unità di cinque piani ciascuna, con la creazione di spazi per la comunità, esercizi di vicinato e di connettivo urbano, con l’esclusione di “sale da gioco polivalenti, sale scommesse, bingo e simili”, oltre a un’area per parcheggi privati e residenziali. 

Dopo un lungo procedimento burocratico (la prima volta in cui si è parlato di riqualificare l’area è stato nel 2011) il progetto ha ottenuto il via libera definitivo da parte del Comune dopo la sistemazione idraulica del Rio San Giuliano, avvenuta da parte dei privati negli scorsi mesi: lo spazio è in capo al Gruppo Pam. Tecnicamente non è una nuova licenza di superficie di vendita: Pam trasferirà all’ex Verrina il supermercato che attualmente si trova nel cuore di Voltri, in via don Giovanni Verità.

L’area ex Verrina è proprietà di Armando Salati S.p.a anche se, dal luglio 2021, a seguito di una scissione societaria parziale, è della partita anche la nuova San Carlo 1927, assieme a Pam Panorama spa. Lo scorso 18 ottobre, il Gruppo Pam ha presentato tre differenti fidejussioni per garantire l’esecuzione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, e a garanzia dell’esecuzione delle opere fronte scavo nord, per un totale di quasi cinque milioni di euro. L’area, occupata dai vecchi capannoni industriali dello stabilimento Verrina, costituisce il confine di levante del tessuto abitato di Voltri, oltre il quale si estendono le aree coltivate della cosiddetta "piana Podesta", occupata, in prevalenza da serre.

Il punto vendita Pam che attualmente si trova in centro della delegazione di Voltri sarà spostato in quella che viene già definita la nuova ‘Fiumara del Ponente’ che potrebbe ospitare un parcheggio d’interscambio con la vicina stazione ferroviaria di Voltri e una pista ciclabile che possa connettere tutto il ponente e raggiungere Vesima e Arenzano.

La nuova grande struttura di vendita, liquidata dal Comune dome "pratica ormai vecchissima, ereditata dalle amministrazioni precedenti alla giunta Bucci" suscita invece grandi preoccupazioni. "Tecnicamente tutto è stato fatto per essere inattaccabile: non è un nuovo supermercato, bensì uno spostamento e lo sappiamo e per questo le nostre proteste sono state vane -spiega Mauro Rossi, presidente del Civ di Prà-. E il punto non è nemmeno che il supermercato arriva più vicino a Prà. Il nodo è diverso: non solo è una grande struttura di vendita ma è, ancora una volta, decentrata. Cosa significa questo? Che le persone prenderanno la macchina, andranno a fare la spesa, caricheranno le buste e torneranno a casa. Lo abbiamo già visto con la Ekom vicino a Pegli e con la Lidl al Cep: sono aperture che spolpano, completamente, il tessuto commerciale della zona". 

Contraria anche Ascom Confcommercio. "Ormai abbiamo perso il conto, è un assalto, sembra che in questa città non ci siano altre soluzioni che realizzare grandi superfici di vendita -tuona Oscar Cattaneo, vicepresidente Ascom Confcommercio-. E questo, se vogliamo salvare le nostre realtà di negozi di vicinato, è una visione che non possiamo accettare. Di questa pratica si parla da anni, c’erano state anche tantissime polemiche ma il risultato è che l’iter è sempre andato avanti. Genova è satura di supermercati e grandi superfici di vendita, ci stanno caricando troppo con il rischio di desertificare i nostri quartieri".

"Un’area che, ancora una volta, viene destinata alla grande distribuzione invece di provare a creare qualcosa di diverso per la città tutta, a favore degli abitanti-riflette amaramente Massimiliano Spigno presidente Confesercenti-. Capiamo ogni volta di più che questa è una città che ha scelto di andare verso la grande distribuzione, schiacciando i piccoli commercianti. Non siamo d’accordo e ci ritroviamo, ogni volta, con queste decisioni calate dall’alto che non rispettano una rete, quella degli esercizi di vicinato, che è vitale non solo per i titolari dei negozi ma anche per la città stessa".

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