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Insetti in vendita online: scatta il maxisequestro

Ispettori Icqrf intercettano 49 prodotti a base di grilli, scorpioni e vermi

Il commercio e la diffusione del cibo a base di insetti sono sempre più capillari e incontrollabili. Prova ne è il sequestro di 49 prodotti a base di grilli arrostiti, formiche e scorpioni in barattolo, lecca-lecca con ripieno di verme, caramelle all’aroma di grillo e snack di insetti “aromatizzati alla lasagna”. Ognuna di queste merci, tutte provenienti da Stati extra-Ue, era stata messa in vendita online su Etsy. 

A darne notizia è stato il ministero dell'Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste, che ha riferito di un'ispezione straordinaria ad opera degli ispettori dell’Icqrf, che hanno rilevato la vendita di generi alimentari non autorizzati sul territorio italiano. "Ringrazio il Dipartimento Icqrf del Masaf che pone in essere una costante attività di monitoraggio e controllo dell’agroalimentare sul web, riconosciuta come 'best practices' dalla Commissione Europea, a tutela del patrimonio eno-gastronomico italiano e del consumatore nazionale", ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida.

"Il settore agroalimentare è strategico per l’economia italiana e il nostro Ispettorato, tra i primi al mondo per qualità e numero dei controlli - ha aggiunto il ministro - con la sua quotidiana azione a tutela del patrimonio agroalimentare, sul territorio e sulla rete, contribuisce a mantenere alta la sicurezza e la qualità sulle tavole degli italiani".

Da parte sua, Coldiretti, citando un’indagine di Notosondaggi, in base alla quale il 78% degli italiani è contrario al consumo di qualunque alimento a base di insetti, dichiara: "Al di là della normale contrarietà degli italiani verso prodotti lontanissimi dalla cultura nazionale, l’operazione dell’Ispettorato centrale confermala necessità di tenere alta la guardia sulla commercializzazione di insetti a scopo alimentare, resa possibile in Europa dall’entrata in vigore dal primo gennaio 2018 del regolamento Ue sui “novel food” che ha permesso di autorizzare la vendita di alcune tipologie di grilli, vermi e larve come nuovi alimenti".

"Una scelta che solleva peraltro dei precisi interrogativi di carattere sanitario e salutistico considerato che la maggior parte dei nuovi prodotti – prosegue Coldrietti - proviene da Paesi extra Ue, come il Vietnam, la Thailandia o la Cina, da anni ai vertici delle classifiche per numero di allarmi alimentari".

"Una corretta alimentazione non può prescindere dalla realtà produttiva e culturale locale nei Paesi del terzo mondo come in quelli sviluppati e a questo principio non possono sfuggire neanche bruchi, coleotteri, formiche o cavallette a scopo alimentare che, anche se iperproteici, sono molto lontani dalla realtà culinaria nazionale italiana ed europea. E peraltro – conclude il sodalizio– è del tutto improprio e pericoloso far credere che consumare grilli e larve sia la soluzione sostenibile per salvaguardare il pianeta".

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EFA News - European Food Agency
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