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Inflazione zona Euro: servizi e alimentari più costosi

Eurostat: a ottobre inflazione al consumo rallentata al 2,9% su base annua, prezzi +0,1% su base mensile

Servizi e prodotti alimentari più costosi. Sono stati questi i principali motori della crescita dei prezzi al consumo nella zona Euro nel mese di ottobre. Lo hanno mostrato oggi i dati Eurostat, l'ufficio statistico dell'Ue che ha confermato un'inflazione su base annua in forte rallentamento.

"Il prodotto interno lordo dell'Ue -riporta il bollettino Eurostat di oggi- è rimasto stabile nel terzo trimestre del 2023 rispetto al trimestre precedente, segnando il secondo trimestre consecutivo di produzione economica invariata per l'Ue. Sebbene il pil sia rimasto al di sopra dei livelli pre-pandemici, i dati degli ultimi quattro trimestri indicano una tendenza alla crescita piatta. Tuttavia, un'analisi più attenta degli indicatori macroeconomici mensili rivela dinamiche più variegate tra i diversi settori".

Secondo Eurostat, l'inflazione al consumo nei 20 Paesi che utilizzano l'Euro è rallentata al 2,9% su base annua in ottobre, dal 4,3% di settembre, dopo che i prezzi sono aumentati dello 0,1% su base mensile.

L'aumento dei prezzi nel settore dei servizi, la parte più importante dell'economia della zona Euro, ha aggiunto 1,97 punti percentuali al dato finale su base annua, mentre i prodotti alimentari più costosi, l'alcol e il tabacco hanno aggiunto altri 1,48 punti percentuali. Il forte calo dei prezzi dell'energia ha sottratto 1,45 punti al dato finale, mentre i beni industriali non energetici hanno aggiunto altri 0,9 punti percentuali.

La Banca Centrale Europea vuole mantenere l'inflazione al 2% nel medio termine e ha alzato i tassi di interesse a livelli record per rallentare la crescita dei prezzi, rallentando allo stesso tempo la crescita economica della zona euro.

"Nel settembre 2023 -aggiunge la nota odierna di Eurostat-, il commercio al dettaglio dell'UE è diminuito per il terzo mese consecutivo, pur rimanendo al di sopra del livello pre-pandemico. Il settore ha mostrato uno slancio contenuto per un lungo periodo, probabilmente influenzato dagli effetti persistenti dell'alta inflazione nell'UE. Anche se nell'ottobre 2023 l'inflazione complessiva è scesa ulteriormente al livello più basso degli ultimi due anni, soprattutto a causa del calo dei prezzi dell'energia, alcuni tassi delle principali componenti sono rimasti relativamente alti".






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EFA News - European Food Agency
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