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CLARA MOSCHINI

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Denuncia nel Regno Unito: abusi su animali in fattoria

Mucche da latte picchiate durante la mungitura in azienda lattiero-casearia che rifornisce First Milk

Non è un'inchiesta all'italiana tipo "Report" ma una vera e propria denuncia partita da un'associazione ambientalista quella che riguarda l'indagine circa una serie di abusi sugli animali che sarebbero stati perpetrati in un'azienda lattiero-casearia del Regno Unito. 

È stata l'associazione animalista Viva! (viva.org.uk) ad aver denunciato una serie di abusi sugli animali in un'azienda lattiero-casearia (Tafarn Y Bugail) approvata da Red Tractor nel Galles, nel Regno Unito. Red Tractor è un programma di garanzia della catena alimentare che sostiene i più alti standard di cibo e bevande britannici.

Nel corso di un'indagine sotto copertura, Viva! ha visitato l'azienda lattiero-casearia Tafarn Y Bugail in diverse occasioni tra febbraio e giugno 2023, realizzando più di 240 ore di filmati. All'epoca delle riprese, l'allevamento di 500 mucche da latte riforniva First Milk, una delle più grandi cooperative lattiero-casearie del Regno Unito, che vanta collaborazioni di lunga data con importanti marchi del settore F&B, tra cui Nestlé e Arla Foods Ingredients.

In un comunicato, Viva! ha dichiarato che l'indagine ha rivelato "molteplici casi di violenza eccessiva, con mucche colpite in media 75 volte per ogni mungitura". In un attacco, durato oltre sette minuti, una singola mucca è stata colpita più di 55 volte. Altri filmati mostrano che le mucche sono state spinte, spintonate e prese a calci nelle mammelle, e a due è stata anche strappata la coda".

Viva! afferma di aver riferito tutti i risultati dell'indagine ai Trading Standards del Consiglio della Contea di Ceredigion nell'agosto 2023 e che anche Red Tractor è stato informato e incoraggiato a prendere provvedimenti. Una verifica effettuata a First Milk e un controllo a campione da parte di Red Tractor non hanno, però, rilevato "nulla che possa far pensare a un problema sistemico nell'azienda".

Eat Fair, l'organizzazione britannica che sostiene un sistema alimentare a base vegetale, ha spiegato come le scene di Tafarn Y Bugail non siano isolate. "Il filmato catturato a Tafarn Y Bugail -spiegano da Eat Fair- è scioccante ma purtroppo fin troppo comune nell'industria lattiero-casearia britannica. Pratiche come la separazione tra mucche e vitelli, l'impregnazione ripetuta e l'eliminazione dei maschi sono pratiche di routine e legali. Quello che Viva! ha evidenziato non è il comportamento di una mela marcia, ma quello di una tipica grande azienda lattiero-casearia".

"Posso confermare che siamo a conoscenza delle preoccupazioni relative al benessere degli animali nell'allevamento di Tafarn Y Bugail -sottolineano da First Milk-. Questa fattoria ci ha fornito il latte ma, dal momento in cui le accuse sono state evidenziate per la prima volta, non è più un nostro fornitore. First Milk è impegnata a garantire standard di benessere degli animali all'avanguardia in tutte le aziende agricole che ne fanno parte. Siamo rimasti molto delusi nel vedere tali filmati e abbiamo lavorato a stretto contatto con l'azienda per indagare sulle accuse e affrontare qualsiasi problema di benessere evidenziato".

"Un membro del nostro team ha visitato l'azienda non appena siamo venuti a conoscenza delle accuse e non ha riscontrato alcuna evidenza di problemi immediati legati al benessere degli animali. Inoltre, abbiamo informato Red Tractor Assurance, che ha condotto una verifica a campione, con l'auditor che ha constatato che gli animali erano contenti, con uno stress minimo e senza segni di lesioni o malattie significative".

"Il nostro team tecnico -ribadiscono da Red Tractor- ha esaminato i filmati disponibili e un valutatore ha poi condotto un controllo a campione nell'azienda. Da questi controlli è emerso che gli animali che mostravano segni di malattia nei filmati venivano trattati in modo appropriato sotto la supervisione di un veterinario in quel momento. I bovini sono animali di grandi dimensioni e spesso richiedono un'attenta gestione da parte di personale addestrato per garantire il benessere dell'intera mandria. Continueremo a monitorare l'osservanza delle norme, effettuando ulteriori valutazioni sull'allevamento".




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EFA News - European Food Agency
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