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Prodotti "bio": Ok Conferenza Stato-Regioni al nuovo Piano nazionale

Tra gli obiettivi: migliorare sistemi di controllo e certificazione, assieme alla tracciabilità

La Conferenza Stato-Regioni ha dato l'ok al nuovo Piano d’azione nazionale per la produzione biologica e i prodotti biologici. Il Piano avrà durata triennale (2024-2026) e sostituisce il piano analogo precedente (2026-2020). Ad annunciarlo è stato il sottosegretario al ministero dell’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste Luigi D’Eramo, che ha posto la propria firma al decreto attuativo del provvedimento, previsto dall’articolo 7 della legge 9 marzo 2022 n° 23.

Principali obiettivi del Piano: sostenere e promuovere i distretti biologici; favorire l’insediamento di nuove aziende nelle aree rurali montane; migliorare il sistema di controllo e certificazione; stimolare le istituzioni e gli enti pubblici a prevedere il consumo di prodotti bio nelle mense pubbliche e in quelle private in regime di convenzione; incentivare e sostenere la ricerca e l’innovazione; promuovere progetti di tracciabilità e valorizzare le produzioni tipiche italiane.

“L’intesa di oggi – dichiara il sottosegretario D'Eramo – è il tassello conclusivo di un importante lavoro di confronto durato mesi che ha coinvolto gli stakeholder, la società civile e i rappresentanti delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano. Il nuovo Piano d’azione era particolarmente atteso e sarà uno strumento a 360 gradi per dare nuovo impulso a un settore per noi strategico, per raggiungere gli ambiziosi obiettivi che ci siamo posti e rafforzare la leadership dell’Italia, già oggi un modello a livello internazionale”.

"Grande soddisfazione" è stata espressa da FederBio in quanto "il Piano d'azione individua una strategia per favorire lo sviluppo della produzione e dei consumi di alimenti bio, oltre ad accogliere le proposte fatte dalla Federazione durante i tavoli di lavoro al Masaf", si legge in una nota.

“Il Piano rappresenta uno strumento strategico per raggiungere il 25% di superficie coltivata a biologico al 2027, obiettivo fondamentale soprattutto adesso, dopo la bocciatura da parte dell’Europarlamento della riduzione del 50% dell’utilizzo dei pesticidi prevista nella Strategia Farm to Fork - sottolinea Maria Grazia Mammuccini, presidente FederBio –. Lo sviluppo dell’agricoltura bio è lo strumento concreto che abbiamo a disposizione per ridurre l’uso delle sostanze chimiche di sintesi in agricoltura”.

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EFA News - European Food Agency
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