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CLARA MOSCHINI

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Consumi, le grandi catene di supermercati Usa già preoccupate per il 2024

Secondo Walmart è "difficile da prevedere il comportamento dei consumatori: le tensioni finanziarie spingono i clienti a essere più cauti nella spesa"

Mentre in Italia pensiamo alle previsioni per queste feste di Natale, al di là dell'Oceano, negli Stati Uniti, sono già proiettati all'anno che verrà. E gli scenari che si appalesano almeno dal punto di vista dei consumi, non sembrano per niente ottimistici. I vertici di Walmart, la più grande catena al mondo nel canale della grande distribuzione organizzata, hanno infatti affermato che "il comportamento dei consumatori sarà più difficile da prevedere il prossimo anno, dato che le tensioni finanziarie spingono i clienti a essere più cauti nello spendere i loro dollari".

L'azienda, che ha chiuso il terzo trimestre con ricavi in forte crescita a oltre 160 miliardi di dollari in rialzo del 5,2% rispetto a un anno prima, ha riscontrato un "comportamento anomalo" da parte dei clienti. Un comportamento che, secondo quanto dichiarato dal chief financial officer John David Rainey alla Morgan Stanley Global consumer & retail conference "ci ha fatto alzare in piedi sulla sedia" per quanto riguarda lo stato di salute dei consumatori e il loro comportamento d'acquisto. A dare l'allarme è stata la spesa che, nelle ultime due settimane di ottobre si è rivelata "fuori tendenza" rispetto ai mesi precedenti: un fatto che Rainey ha definito "sconcertante", anche se il management ha dichiarato che "non intende essere allarmista in alcun modo". 

Walmart aveva preannunciato l'allarme già il 16 novembre, quando ha presentato i risultati trimestrali: durante la presentazione il manager aveva accennato per la prima volta alle spese di ottobre, anche se adesso l'allarme sembra si stia facendo sempre più preoccupante.

Proprio Rainey, ha aggiunto durante la conferenza con Morgan Stanley che non c'è nulla "in quello che abbiamo visto nei consumatori" e nella deflazione dei prezzi, che faccia ripensare Walmart per quanto riguarda i suoi piani a lungo termine. Ad aggravare la situazione e ad aumentare le preoccupazioni è arrivata, però, mercoledì scorso, un'intervista alla Cnbc dell'amministratore delegato Doug McMillon nella quale il ceo ha dichiarato che l'aumento dei saldi delle carte di credito e la diminuzione dei conti bancari delle famiglie sollevano dubbi sulla spesa dei consumatori.

Il mese scorso, Walmart aveva dichiarato che i consumatori statunitensi si stavano comportando in modo più cauto con le spese durante le festività natalizie: i dati relativi al fine settimana del Ringraziamento hanno mostrato che gli sconti praticati su tutto, dai prodotti di bellezza ai giocattoli e all'elettronica all'alimentare, hanno attirato gli acquirenti a spendere. IL problema è vedere cosa succederà d'ora in poi, con l'inflazione che non accenna a scendere. Almeno non quanto sperano i consumatori.

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EFA News - European Food Agency
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