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Pesca: Veneto prova a risollevare un'area strategica

Accordo con Provincia di Rovigo per gestione acque lagunari Porto Tolle, infestate dal granchio blu

“Con questo accordo puntiamo ad armonizzare l’azione amministrativa dei due Enti, Regione del Veneto e Provincia di Rovigo, al fianco delle attività economiche dell’area. È un importante traguardo frutto di un lavoro sviluppato nel tempo e fortemente voluto dai pescatori, con cui diamo continuità a un sistema, e puntiamo a dare certezza giuridica al settore, garantendo loro la possibilità di programmare e investire in un territorio così peculiare". Così l’assessore regionale alla Pesca Cristiano Corazzari, in occasione della firma, a Palazzo Celio, sede della Provincia di Rovigo, con il presidente della Provincia di Rovigo Enrico Ferrarese, dell’accordo tra Regione del Veneto e Provincia di Rovigo sulla gestione delle acque lagunari nel territorio di Porto Tolle.

L'intesa, ha proseguito Corazzari, "permette di guardare al futuro di un ambito che possiede un legame importante con il territorio: queste lagune restino una fonte di reddito e di lavoro per la nostra gente. È un accordo che arriva in un momento difficile per il comparto, che si trova ad affrontare anche l’emergenza del granchio blu: il messaggio che vogliamo lanciare oggi è quello dell’importanza di lavorare in sinergia al fianco di un comparto strategico. L’aspettativa è quella di avere un quadro giuridico solido che fornisca maggior forza alle richieste che rivolgiamo al Governo ad esempio sul tema del granchio blu: servono risposte cucite sul territorio, soluzioni nuove e peculiari”.
 
 Alla firma erano presenti anche Valeria Gaspari, vice prefetto vicario di Rovigo e Roberto Pizzoli, consigliere provinciale con delega alla Pesca e sindaco di Porto Tolle. L’accordo, che dà attuazione della Carta Ittica Regionale, nasce dalla necessità di coordinare le competenze regionali sulle concessioni e le autorizzazioni per l’attività di molluschicoltura, con le competenze provinciali sui diritti esclusivi di pesca. L’obiettivo è armonizzare l’azione amministrativa dei due Enti al fianco delle attività economiche dell’area consolidando la figura dell’imprenditore ittico che esercita in maniera complementare sia le attività di pesca professionale che quelle di allevamento dei molluschi.
 
Nello specifico, l’accordo riguarda le Lagune Sud, poste a valle del Po di Maistra: sono aree soggette ai diritti esclusivi di Pesca della Provincia di Rovigo, attualmente gestite dal Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine, un’area che dà lavoro a 1445 addetti. 
L’accordo prevede, per le attività di venericoltura su aree soggette a concessione demaniale, una superficie complessiva dedicata massima di 1.162,5 ettari, equivalente a una superficie di 0,75 ettari per 1.550 addetti teorici, alla quale vanno aggiunte le aree oggetto di concessione ai fini dell’allevamento di altre specie di molluschi (Mitili e Ostriche) fino ad un massimo di ulteriori 20 ettari, lasciando invariato il mantenimento delle attività connesse ai diritti esclusivi di pesca sulla restante superficie.

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