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Logistica, sequestrati 86 milioni a Ups per presunta frode fiscale

Cone nel caso Esselunga, l'indagine nasce dall’utilizzo di manodopera esterna proveniente da cooperative

Un altro caso Esselunga scuote il settore della logistica italiana. Come il colosso dei supermercati è stato accusato a giugno scorso di "somministrazione illecita di manodopera" (leggi EFA News) sotto le maglie della guardia di finanza di Milano è caduta Ups, il colosso americano delle consegne che ha il suo quartier generale mondiale ad Atlanta. La GdF sta eseguendo in queste ore un sequestro di circa 86,5 milioni di Euro alla filiale italiana di Ups. 

I finanzieri si sono mossi su ordine del dipartimento distrettuale antimafia della procura di Milano coordinata dai pm Paolo Storari (lo stesso dell'indagine su Esselunga) e Giovanna Cavalleri che ha avviato un’indagine per frode fiscale sulla società. Il meccanismo di questa presunta frode è di quelli già scoperti e sanzionati in passato dalla procura milanese anche nei casi Brt e Geodis: nasce dall’utilizzo da parte di Ups di manodopera esterna proveniente da cooperative. 

I lavoratori erano fatti passare come “appaltati” alla società: in realtà, secondo gli inquirenti, si trattava di somministrazioni di lavoro manuale vietato a queste cooperative e consentito solo alle agenzie di lavoro interinale. Il busillis sta nel fatto che l'appalto e la somministrazione hanno regimi fiscali differenti: per Ups, così come per le altre aziende indagate, quello più favorevole è il primo. 

In questo caso, la presunta frode scatta in virtù del fatto che, la "gabola" del'appalto, avrebbe consentito di ottenere su 480 milioni di commesse un'Iva a credito per 86 milioni di Euro negli anni considerati, ossia dal 2017 al 2022. Tutti soldi schermati attraverso società “filtro” per rendere più difficile la reale identificazione. Sono in corso anche perquisizioni a persone nelle zone di Milano, Roma, Como e Reggio Emilia.

Al momento, sono tre gli indagati, tutti vertici della filiale italiana del gruppo americano che si sono succeduti a partire dal 2017 al 2022: a loro si aggiunge la United Parcel Service Italia (Ups Italia) ai sensi della legge 231 del 2001 sulla responsabilità degli enti per i reati commessi dai suoi vertici.

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EFA News - European Food Agency
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