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Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

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Terzo report di sostenibilità per Amadori

Valore economico distribuito a stakeholder e territori di oltre 1,71 miliardi di Euro

Amadori presenta il terzo Report di sostenibilità, relativo all’esercizio 2022. Il nuovo documento, in continuità con le precedenti edizioni, ha analizzato "l’impegno e gli investimenti da parte dell’azienda lungo tutta la catena produttiva, proseguiti anche nel 2022 in un momento storico che si è mantenuto difficile e di diffusa incertezza, a livello italiano ed internazionale". 

Innovazione, integrazione, digitalizzazione e sostenibilità sono i quattro pilastri della strategia di sviluppo del gruppo, insieme alla volontà di avere un impatto positivo a livello economico, sociale e ambientale.

“La parola sostenibilità è il fulcro su cui si basano le nostre scelte e rappresenta il motore che guida le decisioni strategiche, in un’ottica di cooperazione attiva con i partner, e di dialogo costante con tutti gli stakeholder -spiega l’ad Denis Amadori-. Mentre rilasciamo questo terzo Report, che descrive un anno di attività aziendale dalla crescita significativa, proseguiamo i nostri investimenti lungo l’intera filiera produttiva con la prospettiva del nuovo Piano strategico, che presenteremo nei primi mesi del prossimo anno”.

Crescita e sviluppo della filiera integrata, con particolare cura alla gestione degli aspetti ambientali, al benessere degli animali, all’efficientamento energetico e alla mitigazione degli impatti; attenzione alle comunità e alla valorizzazione dei territori; focus sulle “persone” che ogni giorno costruiscono il successo di Amadori. Sono queste le macroaree di analisi all’interno del Report con cui il gruppo ha confermato di concentrare i propri sforzi per garantire elevati standard di qualità e sicurezza dei propri prodotti, per perseguire una strategia di efficienza e di approvvigionamento sempre più da fonti virtuose e/o rinnovabili, per garantire un ambiente di lavoro positivo e sicuro, per avere un rapporto stabile, trasparente e di fiducia con tutti gli attori della filiera. Vediamole più da vicino.

Aspetti ambientali

il Gruppo ha registrato nel 2022 una crescita sia dell’energia elettrica autoprodotta da fonti rinnovabili sia dell’energia acquistata da fonti rinnovabili: il 23% dell’energia elettrica totale consumata è stata autoprodotta internamente sia da impianti fotovoltaici che da cogeneratori di proprietà (a cui si aggiungono impianti di cogenerazione in EPC alimentati a gas metano e a olio vegetale) mentre lato energia termica il 78% è stata autoprodotta.

Impronta GHG

Amadori conferma l’impegno a fornire una dettagliata rendicontazione di tutte le emissioni di gas a effetto serra (Scope 1, Scope 2 MB e Scope 3) riconoscendo l’importanza di una corretta mappatura non solo delle informazioni quantitative sulle emissioni del gruppo, ma anche delle pratiche di gestione lungo la filiera.

Filiera integrata, territori e comunità

Un aspetto centrale è da sempre rappresentato dalla creazione di una filiera controllata, affidabile e tracciabile. Proprio per questo viene favorita la collaborazione con aziende locali e italiane, contribuendo a valorizzare i territori e sostenerne l’attività economica: a conferma di questo, nel 2022, l’85% del volume di approvvigionamento complessivo è arrivato da fornitori italiani (e oltre la metà attivi nelle regioni che ospitano i principali siti di filiera).

A livello finanziario, il valore economico distribuito agli stakeholder e ai territori è stato di oltre 1,71 miliardi di Euro, in aumento rispetto al 2021. Il gruppo, sottolinea il report, "consapevole del ruolo socio-economico, ha continuato a impegnarsi in una vasta gamma di progetti e iniziative sociali, culturali e sportivi anche grazie al rapporto consolidato con organizzazioni e comitati locali".

Le persone Amadori

Comunità al centro, in primis quella lavorativa: il numero di collaboratori e collaboratrici è cresciuto anche nel2022: 85 nazionalità risultano rappresentate all’interno dell’organico del gruppo. Una forza lavoro ingaggiata anche a livello formativo: Amadori ha erogato nel 2022 un totale di 71.471 ore di formazione ai suoi collaboratori, in crescita del 30% rispetto all’anno precedente. Inoltre, per gli operatori di produzione (che costituiscono oltre il 90% del personale di filiera), sono state attivate iniziative tecniche dedicate, in deciso aumento rispetto al 2021. 

La sicurezza e il benessere dei collaboratori rappresentano, infatti, scrive il report "una delle massime priorità per il gruppo". Proprio per questa ragione le ore di formazione dedicate alle tematiche di salute e sicurezza hanno costituito quasi l’80% del totale delle ore di formazione erogate, coinvolgendo tutte le categorie di lavoratori. 

Fondata nel 1969, Amadori è specialista del settore avicolo, con una quota di mercato di circa il 30% sul totale carni avicole in Italia, sta estendendo la propria offerta a tutto il campo delle proteine: bianche, rosa e verdi. Il gruppo può contare sulla collaborazione di oltre 9.200 persone, tutte in Italia: ha 5 stabilimenti di trasformazione alimentare, 5 incubatoi, 4 mangimifici e 1 in conto lavorazione, oltre 800 allevamenti sia a gestione diretta che in convenzione, 3 piattaforme logistiche e 19 centri di distribuzione.

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EFA News - European Food Agency
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