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Logistica, la tensione nel Mar Rosso potrebbe far rincarare le merci

Scontri nel canale di Suez e torna la pirateria: previsto un rialzo dei noli

La nuova crisi che si è abbattuta pesantemente sulla zona del Mar Rosso potrebbe penalizzare i porti del Mediterraneo e i traffici merci con un possibile rialzo dei noli. Lo rende noto l'Allianz Global Corporate & Specialty (Agcs), in cui è evidenziato un drammatico "domina l’incertezza" che non promette nulla di buono. Il timore è che questa nuova crisi metta in difficoltà i traffici che ruotano dal Far East verso i porti del Mediterraneo, da Trieste a Venezia. E si temono ritardi nella consegna delle merci in vista del Natale. 

Lo shipping mondiale torna dunque in fibrillazione perché i principali canali d’accesso alle rotte commerciali verso Stati Uniti ed Europa sul Mar Rosso risultano bloccati. Situazione a rischio nello stretto di Bab-el-Mandeb, a sud del Canale di Suez, finito nelle mani dei ribelli Houthi che da fine novembre hanno aggredito una dozzina di navi mercantili e altre portacontainer. E si registrano anche attacchi di pirati.

La rotta è una delle più importanti per le merci mondiali: l’International Chamber of Shipping stima che circa il 30% del commercio mondiale passi attraverso quest’area, attualmente bloccata con lunghe code di navi in attesa di passare tra l'Atlantico e il Pacifico. Le grandi compagnie di navigazione mondiali come la francese Cma Cgm, la tedesca Hapag-Lloyd e l’armatore italo-svizzero Msc hanno sospeso i transiti allungando la rotta fino a circumnavigare l’Africa. Anche Bp ha annunciato ieri di avere sospeso il passaggio delle sue petroliere. 

I mercati sono entrati in fibrillazione dopo che le assicurazioni della City hanno inserito il Mar Rosso meridionale e il Golfo Persico tra le aree ad alto rischio. "Siamo profondamente preoccupati per la situazione di sicurezza altamente peggiorata", sottolineano da Maersk uno dei giganti mondiali dello shipping.

La situazione sembrava sotto controllo ma ora, in uno scenario geopolitico mondiale instabile fra guerra in Ucraina e crisi in Medio Oriente, l’allarme torna a crescere: e pensare che pochi mesi fa, nell'aprile del 2023, il costo della spedizione di un container tra l'Asia e gli Stati Uniti o l'Europa era inferiore di oltre l'80% rispetto all'anno precedente. Ora, la necessità di allungare i tempi con lunghe circumnavigazioni potrebbe indurre le compagnie ad alzare i noli con il rischio che si torni su livelli record. 

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EFA News - European Food Agency
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