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Nestlé, i farmaci per perdere peso non fanno paura al caffè

Il ceo Mark Schneider tranquillizza: nessun timore per il business Nespresso. E prevede espansione nel settore salute

Nestlé, come altre multinazionali, sembra guardarsi sempre più le spalle dall'attacco che stanno portando al food le nuove multinazionali del farmaco per la dieta come Novozymes e Novo Nordisk. Una preoccupazione talmente costante che oggi l'amministratore delegato di Nestlé Mark Schneider si è premurato di affermare davanti agli analisti riuniti presso la sede dell'azienda a Vevey, in Svizzera, che i farmaci per la perdita di peso non costituiscono una minaccia per il business del caffè.

Schneider, insomma, tranquillizza il mercato: lui non vede alcuna minaccia al suo enorme business del caffè dalla crescente popolarità di farmaci per la perdita di peso come Zepbound di Eli Lilly e Wegovy di Novo Nordisk. L'ad vede, invece, addirittura l'opportunità per Nestlé di espandere la propria attività nel settore della salute, fornendo barrette proteiche, polveri e bevande per le persone che assumono i farmaci, noti come agonisti del GLP-1.

"Per sfatare i miti, non abbiamo visto prove che dimostrino che i pazienti che assumono GLP-1 abbiano un ridotto appetito per il caffè", ha scritto Schneider in un post su LinkedIn. Il caffè è fondamentale per Nestlé, sottolinea l'ad: la categoria rappresenta circa il 20% del fatturato annuale dell'azienda svizzera, che l'anno scorso ha raggiunto ricavi per 94,4 miliardi di franchi svizzeri, pari a oltre 100 miliardi di Euro, e che annovera tra i suoi marchi anche il caffè in capsule Nescafe Nespresso. 

La popolarità dei nuovi farmaci ha suscitato preoccupazioni nel settore dei consumatori e della vendita al dettaglio per l'eventuale impatto sulle vendite di alimenti e bevande: è stato, infatti, dimostrato che i farmaci, originariamente concepiti per il trattamento del diabete di tipo 2, riducono il desiderio di cibo e fanno sì che lo stomaco si svuoti più lentamente. I pazienti che assumono i farmaci potrebbero perdere massa muscolare magra, cosa che potrebbe essere contrastata aumentando l'assunzione di proteine e praticando esercizio fisico, sottolinea Schneider.

"I pazienti che assumono GLP-1 -spiega l'ad di Nestlé- possono consumare meno alimenti ricchi di zuccheri o grassi, ma dovranno soddisfare il loro fabbisogno nutrizionale attraverso altri alimenti, bevande e integratori". Secondo il manager la multinazionale starebbe già assistendo a un aumento della domanda di polveri, barrette e bevande proteiche, mentre gli integratori vitaminici e nutrizionali hanno un potenziale.

"Solo nell'ambito di Nestle Health Science -aggiunge Schneider- abbiamo già un fatturato di oltre 1,5 miliardi di franchi svizzeri (poco meno di 1,6 miliardi di Euro) derivanti da prodotti che offrono benefici nutrizionali adatti ai pazienti GLP-1". Il manager, inoltre, anticipa che, sebbene l'attività si concentri principalmente sul Nord America, dove l'adozione del GLP-1 è più elevata, Nestlé sta valutando un'espansione geografica più ampia dei suoi prodotti, ha dichiarato Schneider. L'anno prossimo saranno lanciati nuovi prodotti per sfruttare questa tendenza, conclude il manager.

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EFA News - European Food Agency
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