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Spagna dichiara guerra agli sprechi alimentari

Governo vara un progetto di legge: "doggy bag" e riciclo rifiuti a uso zootecnico

In Spagna, il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi, su proposta del ministero dell'Agricoltura, della Pesca e dell'Alimentazione, il disegno di legge sulla prevenzione delle perdite e degli sprechi alimentari. La norma era già approdata al Senato durante la scorsa legislatura, ma era stata respinta per lo scioglimento delle Cortes Generali. Considerata l’importanza che riveste per la società spagnola in termini di giustizia sociale, tutela dell’ambiente e crescita economica, il Governo ha ritenuto prioritario riprendere questa iniziativa legislativa e approvarla nel primo Consiglio dei Ministri del 2024, per la sua successiva elaborazione parlamentare. .

La motivazione della legge risponde all'“imperativo categorico” per cui, secondo il ministro dell'Agricoltura, della Pesca e dell'Alimentazione Luis Planas, i poteri pubblici devono ridurre drasticamente il volume degli sprechi alimentari, in linea con le principali linee di impegno sociale del Governo giustizia, tutela dell’ambiente e crescita economica. Planas ha riassunto l’obiettivo della legge nel motto della campagna di sensibilizzazione portata avanti dal ministero, dallo slogan “qui non si butta via niente”.

Il ministro ha spiegato che i rifiuti danneggiano soprattutto i più bisognosi, rendendo più costoso l'accesso ai beni essenziali; spreca le scarse risorse naturali e aumenta i rifiuti e l’impatto ambientale; e ostacola l’efficienza del settore produttivo e la sua competitività. Si tratta, quindi, di un obbligo anche per tutti gli operatori della filiera, e di un compito che deve coinvolgere la società tutta.

Con questo disegno di legge, la Spagna si dota, per la prima volta, di un quadro giuridico affinché l’intero Stato possa prevenire le perdite e gli sprechi alimentari, con un approccio incentrato sulla prevenzione e sulla consapevolezza di tutti gli attori della catena alimentare. Il nuovo standard mira a promuovere l’uso efficiente del cibo, il recupero, il riutilizzo dei sottoprodotti, la donazione e contribuire così a soddisfare i bisogni alimentari della popolazione più vulnerabile.
 
In questo modo, il progetto di legge stabilisce una gerarchia di priorità per la destinazione del cibo che inevitabilmente diventa spreco alimentare. Si tratta di un aspetto essenziale, poiché il consumo umano viene stabilito come la massima priorità, attraverso la donazione o la ridistribuzione del cibo. Nelle fasi successive si prevede la trasformazione degli alimenti (succhi, marmellate) e, quando questi non risultino idonei al consumo umano, si preferirà l'utilizzo nell'alimentazione animale, nella produzione di mangimi o nell'ottenimento di compost o biocarburanti.

Le aziende del settore alberghiero avranno l’obbligo di fornire al consumatore la possibilità di portare via il cibo non consumato senza costi aggiuntivi in contenitori riutilizzabili o facilmente riciclabili - misura analoga al disegno di legge sulla "doggy bag" a breve in discussione in Italia (leggi notizia EFA News) - anche se dovranno far pagare i contenitori di plastica monouso come stabilito dalla Legge sui rifiuti 7/2022.
 
La legge articola anche misure di buone pratiche su questioni quali la vendita di prodotti “imperfetti”; di prodotti stagionali, locali o biologici. E anche per la vendita di prodotti di consumo preferenziali o con date di scadenza vicine.

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EFA News - European Food Agency
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