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Francia, Bonduelle e Unilever rischiano multe per i bisfenoli

Secondo l'Antitrust le due aziende avrebbero nascosto l'uso continuato del Bpa

I bisfenoli o Bpa fanno altre due vittime eccellenti in Francia. L'autorità francese per la concorrenza, infatti, ha confermato che Bonduelle e Unilever sono tra le aziende che rischiano multe per aver "presumibilmente colluso per nascondere l'uso continuato del bisfenolo A (BPA) negli imballaggi". La notizia è stata resa nota dall'agenzia di stampa transalpina L'Informé che ribadisce come una decisione a seguito dell'indagine sarà resa nota "nei prossimi giorni".

Secondo quanto riportato, l'Autorité de la Concurrence, l'organo ufficiale di controllo della concorrenza francese, intenderebbe multare le due aziende sotto indagine per una somma di 20 milioni di Euro. L'agenzia di stampa ha anche elencato l'Associazione nazionale francese delle industrie alimentari (Ania) come potenziale colpevole.

Bonduelle, nel suo financial report dell'anno fiscale 2022-2023 chiuso con oltre 2,4 miliardi di Euro di ricavi, ha riconosciuto di essere uno dei gruppi accusati. "Il Gruppo Bonduelle -scrive l'azienda nel report- ha ricevuto una notifica di reclamo da parte dell'Autorità francese per la concorrenza, così come 101 aziende e 12 organizzazioni professionali, in relazione a un potenziale 'cartello unico, complesso e continuativo, nel settore della produzione e vendita di prodotti alimentari a contatto con materiali che possono contenere bisfenolo A o suoi sostituti".

Quello a cui si riferisce Bonduelle risale al 2021 quando l'Autorité de la Concurrence dichiarò che avrebbe esaminato le affermazioni di 14 "organizzazioni professionali" e 101 aziende che si erano "accordate per non comunicare la presenza o la composizione di alcuni materiali a contatto con gli alimenti, a scapito dei consumatori". All'epoca si rifiutò di rivelare l'identità delle aziende e delle associazioni professionali coinvolte. 

"Il gruppo Bonduelle -aggiunge la nota riferendosi a quanto accade in questi giorni- ha esaminato questa comunicazione e ha presentato le sue osservazioni entro il termine stabilito. Alla data di riferimento del bilancio dell'esercizio 2022-2023, non è stato ricevuto alcun riscontro sulle osservazioni presentate. Non è stato effettuato alcun accantonamento in bilancio al 30 giugno 2023 in relazione a questa notifica".

La decisione dell'Authority sulla concorrenza è arrivata dopo che l'Efsa, l'Autorità europea per gli alimenti e la sicurezza ha pubblicato un rapporto che riduceva notevolmente la dose giornaliera tollerabile di bisfenoli portandola da quattro microgrammi per chilogrammo di peso corporeo a 0,2 nanogrammi per chilogrammo di peso corporeo al giorno. Il blocco ha vietato l'uso del BPA nei biberon dal 2011 e nelle bottiglie di plastica e negli imballaggi alimentari per neonati e bambini sotto i tre anni dal settembre 2018.

L'uso del Bpa in tutti gli imballaggi, contenitori e utensili per alimenti è illegale in Francia dal 2015. In Ue, la sostanza può ancora essere utilizzata nei materiali che entrano in contatto con gli alimenti: l'anno scorso, però, la Commissione europea ha proposto un'iniziativa per vietare l'uso del BPA nei "materiali a contatto con gli alimenti", come "imballaggi in plastica e rivestiti".

Un rapporto pubblicato nel settembre 2023 dall'Aea, l'Agenzia europea dell'ambiente ha rivelato che il BPA è "ben al di sopra dei livelli accettabili per la salute". A seguito di un progetto di ricerca sul biomonitoraggio umano nell'Ue, si è scoperto che tra il 71% e il 100% dei partecipanti all'indagine in 11 Paesi dell'Ue erano probabilmente esposti a quantità non salutari della sostanza chimica.





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