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Mark Zuckerberg ora alleva bovini

Ai miliardari del big tech piace tornare alla terra e all'agricoltura

Dopo Bill Gates (leggi notizia EFA News) e Jack Ma (leggi notizia EFA News), anche Mark Zuckerberg intende darsi alle attività rurali. E' una tendenza sempre più diffusa: i grandi dell'high tech stanno riscoprendo le potenzialità del primo settore o, forse, più probabilmente, stanno cercando un'alternativa rispetto alla volatilità di un mercato come quello informatico, che pure ha fatto la loro grande fortuna.

Da ieri, la pagina Facebook di Zuckerberg mostra la foto del fondatore in procinto di cibarsi di un'enorme bistecca. "Ho iniziato ad allevare bestiame al Ko'olau Ranch a Kauai e il mio obiettivo è creare carne di manzo della più alta qualità al mondo - spiega lo stesso Zuckerberg nella didascalia -. I bovini sono wagyu e angus e cresceranno mangiando farina di macadamia che coltiviamo e produciamo qui nel ranch. Vogliamo che l’intero processo sia locale e verticalmente integrato".

"Ogni mucca mangia 5.000-10.000 libbre di cibo ogni anno, quindi si tratta di un sacco di acri di alberi di macadamia. Le mie figlie aiutano a piantare gli alberi di mac e si prendono cura dei nostri diversi animali. Siamo ancora all’inizio del viaggio ed è divertente migliorarlo ogni stagione. Di tutti i miei progetti, questo è il più delizioso", conclude il fondatore di Meta.

Cosa si cela dietro questo inarrestabile zelo agrario dei guru dell'informatica mondiale? Lo stesso Bill Gates è attualmente proprietario di 120mila ettari di terreno in 19 Stati Usa e sta investendo massicciamente nell'industria della birra (leggi notizia EFA News), Heineken in primis (leggi notizia EFA News). Al tempo stesso, il fondatore di Microsoft sta apertamente scommettendo sul cibo sintetico (leggi notizia EFA News), che lui stesso vorrebbe rendere fenomeno commerciale di massa. Alimentazione da laboratorio, dunque, per i poveri e le classi medie. Cibo tradizionale per le élite. Sembrerebbe essere questo - secondo taluni osservatori - l'obiettivo di una parte delle massime classi dirigenti mondiali: il bello, il buono e il genuino nelle mani di pochi.

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EFA News - European Food Agency
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