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Vespa velutina: Europarlamento prova a correre ai ripari

L'insetto alloctono è una seria minaccia per gli alveari. De Meo (Fi): "Commissione adotti misure speficiche"

Tra i parassiti alloctoni che minacciano il nostro patrimonio agroalimentare, figura la vespa velutina. L'insetto, originario della Cina, sta seminando il panico tra gli apicoltori di mezza Italia, in particolare in Toscana, dove in tanti attribuiscono le cause dell'invasione al "clima impazzito".

"La presenza di queste vespe che provengono dall’estremo oriente non fa altro che peggiorare le cose perché, assediando le api nei loro alveari, impediscono loro di uscire per andare a impollinare i fiori e a succhiarne il nutrimento", spiega a un quotidiano locale Giacomo Bucci, titolare dell’azienda agricola il Novelleto, situata sulle colline di Sant'Alessio, nel pistoiese. 

La vespa velutina sarebbe capace di uccidere fino a 30 api al giorno e avrebbe provocato "un significativo declino delle popolazioni di api in alcuni paesi europei dal 2004. Questo fenomeno mette a repentaglio i tradizionali impollinatori e, soprattutto, l'Apis mellifera da cui dipende la produzione del miele di alta qualità in Italia". A riferirlo è l'europarlamentare Salvatore De Meo (Forza Italia - Ppe), che, per l'occasione, ha chiesto alla Commissione Europea di "adottare misure specifiche per contrastare tale fenomeno attraverso i necessari finanziamenti per sistemi di lotta nei confronti della vespa velutina".

"Noi crediamo, infatti – conclude De Meo - che serva intensificare le azioni di contrasto alla diffusione di questa specie invasiva soprattutto perché mette seriamente a rischio la nostra biodiversità per la quale si stima che le api contribuiscano alla sopravvivenza di oltre l’80% delle varietà vegetali presenti sulla Terra".

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EFA News - European Food Agency
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