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Crescono i pagamenti senza contante: record a Venezia e Milano

Osservatorio SumUp: cashless molto gettonato a Cannaregio (+163,7%) e City Life (+124,4%)

È proseguita anche nel 2023 la crescita delle transazioni senza contanti. Lo conferma l'Osservatorio Città Cashless di SumUp secondo cui l'anno scorso le transazioni senza contanti sono aumentate del 35,5%, mentre lo scontrino medio cashless è di 37 Euro, in calo dell'8,1% rispetto al 2022: segno, dicono gli esperti, di una crescente propensione a pagare con carta anche piccoli importi. Il trend positivo coinvolge tutte le province italiane, da Nord a Sud: le tre più cashless sono Bolzano (+58,8%), Modena (+57,5%) e Venezia (+53,2%), mentre lo scontrino medio più basso d’Italia si registra invece nella provincia Sud Sardegna (29,8 Euro).

Questi sono solo alcuni dei risultati dell’Osservatorio che, non solo ha analizzato l’evoluzione dei pagamenti digitali nel 2023 nei diversi settori merceologici e nelle province, ma è anche arrivato nei quartieri di 10 città capoluogo di regione, fra le principali città italiane, per stilare la classifica delle zone più cashless del Paese. In testa ci sono Cannaregio (+163,7%) e Marghera (158,2%) a Venezia, seguiti da Sempione/City Life (+124,4%) a Milano. Per lo scontrino medio più basso, invece, si distingue il quartiere Porto-Saragozza a Bologna (18,4 Euro).

Tra gli esercizi commerciali, si conferma la crescita costante del comparto retail, con +71,9% nei tabaccai, +37,8% nelle edicole, +34,2% negli alimentari, come anche dell’horeca, con un aumento delle transazioni in bar e club (+53%) e caffè e ristoranti (+41,5%), e nel turismo (+33,8%). Accelerano a livello nazionale i negozi di cosmesi (+117%) e i fiorai (+108%), anche se la vera sorpresa del 2023 sono i professionisti: in particolare gli agenti immobiliari, primi per crescita di transazioni digitali con un +161,2%, mentre gli avvocati sono in terza posizione con un +153,2%. 

Per quanto riguarda i pagamenti digitali nei quartieri urbani, dopo il podio occupato da Venezia e Milano, nella Top 10 dei quartieri in cui il cashless è maggiormente cresciuto nel 2023 compaiono Porto-Saragozza a Bologna (+118%), Brancaccio a Palermo (+108,4%) e di nuovo Milano, stavolta con Calvairate (+103,4%). A chiudere la Top 10 sono il quartiere Gianicolense a Roma (+90,2%), Milano Bovisa / Cimitero Maggiore a Milano (+85,4%), Roma Tiburtina (+82,1%) e Venezia Mestre (+80,8%).

Per trovare gli scontrini medi cashless più bassi d’Italia occorre andare a Bologna: i quartieri con il ticket inferiore sono Porto-Saragozza (18,4 Euro), Bolognina (20 Euro), Corticella (20,5 Euro), Borgo Panigale (20,8 Euro) e San Donato (21,6 Euro).

Nelle altre città analizzate, a Bari è il quartiere Marconi la zona che registra il ticket medio cashless più basso (23,1 Euro) e la crescita più rilevante delle transazioni cashless (+78,9%). A Cagliari è Is Mirrionis il quartiere dove aumentano di più i pagamenti elettronici (+46,7%) e dove lo scontrino medio digitale è più ridotto (24,8 Euro). Borgata Lesna (+67,2%) è la zona più cashless di Torino, mentre lo scontrino medio più piccolo si emette a Borgata Vittoria e Madonna di Campagna (23,4 Euro).

Le transazioni con carta a Firenze nel 2023 sono aumentate soprattutto nella zona di Cascine, Toselli, Redi, manifattura Tabacchi (+54,6%), mentre a Bellosguardo, Galluzzo, Porta Romana, via Senese è stato battuto lo scontrino medio più basso in città (29,3 Euro). La zona di Napoli in cui si paga di più senza contanti è il Lungomare e il porto civile (+68,7%), mentre il ticket medio con il valore minore si trova in pieno Centro Storico, tra Quartieri Spagnoli e Montecalvario (25,6 Euro).

Tornando ad analizzare, invece, le province in cui le transazioni sono aumentate di più rispetto al 2022, dopo Bolzano, Modena e Venezia, la classifica continua con Rieti (+52,3%), Rovigo (+52%), Piacenza (+50,9%), e Vercelli (+48,7%). Chiudono la Top 10 Gorizia (+48,6%), Terni (+48,4%) e Reggio Emilia (48,1%). Per quanto riguarda gli scontrini cashless più bassi, dopo il Sud Sardegna la classifica vede Oristano (30,6 Euro), Bologna (30,8 Euro), Genova (31,6 Euro) e Lodi (31,7 Euro).

“Dall’Osservatorio Città Cashless emerge come i pagamenti digitali stiano diventando un’abitudine in tutta Italia -spiega Umberto Zola, head of Multiproduct di SumUp-. Nel 2023 le transazioni senza contanti sono aumentate in tutte le province italiane, confermando la crescita non solo nei settori retail, horeca e turismo, ma anche tra artigiani e professionisti. In particolare, la crescita del cashless nei quartieri, centrali e periferici, delle principali città d’Italia conferma l’esigenza degli esercenti di vari settori di offrire ai propri clienti soluzioni rapide ed efficienti per rendere più smart i pagamenti e intercettare le nuove esigenze di una fetta di consumatori destinata a crescere sempre di più”.



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