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Italia seconda alla Coupe d'Europe de la Pâtisserie

Prima la Francia: azzurri comunque qualificati per la Coppa del mondo 2025

L'Italia è arrivata seconda dietro alla Francia alla Coupe d'Europe de la Pâtisserie. La gara si è svolta il 21 e 22 gennaio, all'interno del salone Sirha Europain di Parigi che si è chiuso ieti 24 gennaio dopo una quattro giorni intensa. La sfida ha visto contendersi il titolo tra 7 Paesi europei: terzo sul podio è arrivato il Regno Unito. In palio c'era la possibilità di accedere alla Coupe du Monde de la Pâtisserie in programma a Lione dal 23 al 27 gennaio 2025.

Il team tricolore che, con il suo secondo posto alla Coupe d'Europe si è qualificato per i mondiali di pasticceria, è formato da Vincenzo Daloiso, campione italiano di Pasticceria Seniores 2023 e da Raimondo Esposito, argento alla Coupe d'Europe du Sucre 2023. 

"Vincenzo e Raimondo- commenta Alessandro Dalmasso, presidente del Club Italia Coupe du Monde de la Pâtisserie- sono riusciti a gestire emozione e pressione con rigore e capacità. Ricordiamo che la gara dura 5 ore e 30 minuti, prevede 16 dessert da degustazione e 2 pezzi artistici, oltre a un buffet finale. Innovazione, rigore e spirito di squadra sono stati alla base di questo meritato successo".

Con questo secondo posto conquistato alla Coupe d'Europe de la Pâtisserie di Parigi, l’Italia del dolce, dunque, mantiene il suo posto sul podio: un track record ininterrotto dal 2009. Prima, come abbiamo detto, è arrivata la Francia, terza l’Inghilterra, wild card per Svezia, Svizzera e Belgio: saranno queste le squadre europee che andranno alla finale della Coupe du Monde de la Pâtisserie.

Tra le prove l'Italia si è distinta per il dessert emblematico del Paese che ospita il concorso, il Paris-Brest, realizzato senza stampi né congelamento: la pasta choux è stata realizzata davanti agli spettatori in un forno ventilato e non a camere sovrapposte come tradizionalmente avviene. Ma anche la prova dei dolci da ristorazione è cambiata rispetto al passato: per questo dessert al piatto servito e degustato “à la minute” come al ristorante, il Comitato Organizzatore Internazionale ha scelto di imporre un minimo di due consistenze e due temperature diverse, e di aggiungere l’integrazione di un soufflé caldo al cioccolato.

Il team ha poi realizzato la torta gelato e i dessert da ristorazione. La Torta gelato era composta da un sorbetto al mango, albicocca e gelato alla mandorla e vaniglia, gelatina ai frutti rossi, semifreddo alla fragola, pan di spagna al pistacchio e croccantino al pistacchio: la volontà è stata quella di realizzare un connubio tra gusti italiani ed esotici per riportate delicatezza al palato.

Per quanto riguarda il dessert al piatto è stato fatto un lavoro preparativo in collaborazione con il pastry chef Giuseppe Amato "un’unione di ricordi che rappresenta la semplicità del cioccolato e del latte, pur essendo stato impreziosito da un altro elemento”.

Infine le pièce realizzate alla base con un’impronta ideologica immaginaria, con forme come la medusa e una balena che entra ed esce dall’acqua per conferire al buffet armonia marina. “Abbiamo cercato di sviluppare tecniche veloci e giuste -spiegano Daloiso ed Esposito- per le tempistiche che avevamo a disposizione. La pièce in zucchero è stata realizzata con la “tecnica delle caramelline” ossia con inserimenti colorati all’interno dello zucchero ripresi dalle tecniche delle caramelle”.

“I ragazzi hanno lavorato bene -spiega il coach Dalmasso- e abbiamo ricevuto complimenti da tutto il comitato per la pulizia, l’ordine e la precisione. Momenti delicati come quelli della cottura della pasta bignè e del soufflè sono stati eseguiti alla perfezione”.

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EFA News - European Food Agency
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