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Protesta dei trattori: arriveremo a Roma

Calvani: "ammasseremo i trattori fuori dalla città". In Belgio bloccati i supermercati

"Porteremo la protesta a Roma: nei prossimi giorni ammasseremo i trattori fuori dalla città. Non ci saranno blocchi, ma sicuramente disagi: ci aspettiamo migliaia di adesioni da tutta Italia". Così si è espresso oggi il leader della rivolta degli agricoltori Danilo Calvani, specificando che "tra domani e dopodomani comunicheremo le date e i luoghi. Nei giorni successivi cominceremo a spostare i mezzi. Poi, abbiamo la volontà di fare una manifestazione, senza mezzi, a Roma nei giorni successivi. Il Governo non ci ascolta e le sigle non ci rappresentano più", aggiunge Calvani

Il resto d'Europa: Belgio

Oggi, intanto, è stato un giovedì dell'assedio a Bruxelles, con la protesta dei trattori che, dal Belgio si è spostata al confine con l'Olanda. Nelle Fiandre sono stati segnalati blocchi sulla A12, sulla E19 e sulla E34. Diversi caselli autostradali nei Paesi Bassi sono stati chiusi in entrata e in uscita. Le autorità olandesi hanno consigliato ai cittadini che devono recarsi in Belgio di posticipare il viaggio. 

Situazione rientrata, invece, nella capitale belga, dove è tornata la calma dopo le proteste inscenate dai 1.300 trattori presenti ieri. Alcuni blocchi vengono registrati anche in Vallonia. In Belgio, però, si moltiplicano i blocchi ai centri di distribuzione dei supermercati: le azioni più pesanti si registrano in diversi depositi sparsi per il Paese delle grandi catene Colruyt, Delhaize e Lidl. Gli agricoltori stanno bloccando l'entrata e l'uscita dei camion nei siti di Colruyt a Ghislenghien e Ollignies, in Vallonia, provocando significativi disservizi nella distribuzione dei prodotti alimentari secchi, acqua e bevande, mentre nel centro logistico di Halle la situazione sembra essere meno tesa. 

"E' inevitabile che i prodotti manchino dagli scaffali, in particolare quelli dei nostri siti di Ollignies e Ghislenghien -sottolinea la catena in un comunicato-. Le scorte nei supermercati sono ancora presenti, seppure risulta difficile fornire dettagli definitivi perché i negozi hanno livelli di stock diversi". Anche i depositi della catena fiamminga Delhaize ad Asse e Ninove, nelle Fiandre, sono stati bloccati, impedendo l'accesso e l'uscita ai camion. Stessa sorte per il centro di distribuzione Lidl a Marche-en-Famenne, nella provincia del Lussemburgo. 

Francia

Si allenta un minimo la tensione in Francia all'indomani degli annunci del premier Gabriel Attal e del presidente Emmanuel Macron che hanno annunciato una quindicina di misure a sostegno dell'agricoltura. La maggioranza degli agricoltori francesi sta mettendo fine alla mobilitazione che ha portato ai blocchi delle strade attorno a Parigi con i trattori. Restano alcuni punti critici per la circolazione e per alcuni dissidenti rispetto ai principali sindacati che non hanno ancora smobilitato. 

"Dobbiamo cambiare modalità di azione e invitiamo i nostri iscritti a sospendere i blocchi e ad adottare una nuova forma di mobilitazione", hanno detto i leader dei due sindacati Fnsea e Giovani agricoltori. Il simbolo della rabbia degli agricoltori, il convoglio di un centinaio di trattori partito da Agen, nel sud-ovest e arrivato ai mercati generali di Rungis (Parigi), ha cominciato il rientro dopo che due giorni fa un'ottantina di manifestanti del gruppo sono stati fermati e denunciati per danneggiamenti. I sindacati minori, in particolare la Confédération paysanne (di sinistra) che ha già fatto sapere di voler proseguire la mobilitazione, continua i blocchi stradali attorno a Lione e nella regione di Tolosa (sud-ovest). Blocchi stradali a singhiozzo nel Sassarese. Terza notte a Cagliari tra clacson e fumogeni

Italia: Sardegna

Intanto in Italia, un centinaio di operatori della campagna del nord Sardegna ha aderito all'appello di "Riscatto agricolo", unendosi alla protesta che divampa in Europa. Circa cinquanta trattori hanno raggiunto il cavalcavia che sovrasta la statale 131, la principale arteria che collega il sud col nord della Sardegna, all'altezza del bivio per Muros e Codrongianos, per poi sbarrare la strada per qualche minuto. Un'azione simbolica finalizzata ad attirare l'attenzione dell'opinione pubblica sui problemi del settore agricolo, anche nel nord ovest dell'Isola. Motori accesi, clacson spiegati, poca voglia di parlare, gli autori della protesta hanno puntato il dito contro Bruxelles.

"Le politiche europee ci stanno danneggiando, la Pac ci garantisce una miseria per non lavorare, e intanto le nostre aziende vanno in rovina -lamentano i manifestanti-. Vogliono importare farina di grillo e carni sintetiche: di questo passo diventeremo anche noi animali da laboratorio". 

Terza notte di fila per gli agricoltori e i pastori sardi davanti al varco Dogana del porto di Cagliari. Non c'è ancora una data precisa per la cessazione della lotta: i promotori della manifestazione decideranno lo stop solo coordinandosi con i colleghi che combattono le stesse battaglie nel resto d'Italia e in Europa. Tutto questo in attesa di un incontro con i vertici delle istituzioni nazionali ed europee. 

Manifestanti nelle Marche

Proteste anche a San Severino Marche, con mezzi agricoli in piazza e sit-in. Tra le criticità evidenziate la "difficoltà crescente di collocare i prodotti sul mercato nazionale", una riforma della politica agricola comunitaria ritenuta "punitiva" e "cervellotica nella sua applicazione", la "concorrenza sleale di prodotti a bassissimo costo provenienti da altri Paesi" e la "mancanza di controlli adeguati alla sicurezza alimentare dei cittadini su quanto proviene dall'estero". 

Toscana

Proteste e manifestazioni anche in Toscana. Quarto giorno di proteste all'uscita del casello autostradale A1 Valdichiana a Bettolle, in provincia di Siena. La mobilitazione andrà avanti fino a domani, secondo quanto annunciato: nel weekend sono attesi 400 trattori. Nei giorni scorsi, da Riscatto agricolo era stata paventata la possibilità di ulteriori azioni, come quella di entrare nell'autostrada del Sole, qualora non ci fosse stato un incontro con il ministro Francesco Lollobrigida.

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