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CLARA MOSCHINI

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Intesa Sanpaolo: utile a € 7,7 mld (+76%) nel 2023

L'ad Messina: "Il miglior anno di sempre, entro il 2024 o 2025 prevediamo di superare gli 8 mld"

Commentando i risultati finanziari del 2023 di Intesa Sanpaolo, l'amministratore delegato Carlo Messina ne ha evidenziato l’eccellenza: si tratta dei migliori di sempre, con un utile netto di € 7,7 miliardi, e consentono di distribuire dividendi cash per € 5,4 miliardi, con il più alto dividend yield in Europa. Il Ceo ha in particolare sottolineato come al centro delle strategie della banca, e della sua capacità di crescita e sviluppo, ci siano i clienti: la priorità di Intesa Sanpaolo è l’ascolto delle loro esigenze. 

Messina ha quindi ricordato gli oltre € 40 miliardi di credito a medio e lungo termine erogato in Italia nel 2023, e il supporto fornito a 3.600 aziende per il ritorno alla normale operatività da temporanee difficoltà: un contributo anche alla salvaguardia dei posti di lavoro.
Messina ha poi richiamato il ruolo di Intesa Sanpaolo quale istituzione al servizio del Paese nonché di promotrice del principale progetto di coesione sociale del Paese, che sostiene con € 1,5 miliardi entro il 2027 e mille professionisti della Banca coinvolti.

Il Ceo ha infine sottolineato la condizione unica di cui intesa Sanpaolo gode per la crescita dei ricavi derivante dall’attività di Wealth Management, Protection & Advisory, in particolare in una prospettiva di tassi di interesse in riduzione.

“Intesa Sanpaolo nel secondo anno di realizzazione del Piano d’Impresa ha superato gli obiettivi previsti a fine 2025. Il nostro è un modello unico: la profittabilità elevata e sostenibile trae forza dalla consolidata leadership commerciale delle divisioni al servizio di famiglie e imprese; dalla significativa componente del Wealth Management and Protection, dall’offerta digitale tecnologicamente avanzata, dalla gestione delle attività internazionali improntata all’efficienza e dalla nostra condizione di Banca “Zero NPL”.

“Nel 2024 proseguiremo nel disegnare le nuove strategie di leader europeo, mantenendo l’impegno verso il più importante progetto per la coesione sociale nel Paese, con rilevante beneficio per tutti gli stakeholders", ha proseguito Messina. “Un progetto reso possibile dalla solidità e dalla redditività della Banca: l’utile netto nel 2023 è stato di 7,7 miliardi, il migliore anno di sempre; considerando i 300 milioni impegnati nel 2023 nel progetto per il sociale, l’utile netto sfiora gli 8 miliardi di euro".

“Le previsioni per il 2024 e 2025 sono di un utile netto superiore agli 8 miliardi", ha detto ancora il Ceo. “Prevediamo un significativo ritorno cash per gli azionisti: la proposta alla prossima Assemblea sarà di 5,4 miliardi di euro di dividendi, cui si somma l’intenzione di eseguire un buyback pari a circa 55 centesimi di punto di CET 1 Ratio da avviare a giugno 2024, una volta approvato dalla BCE e dall’Assemblea.

“La nostra banca risulta la prima in Europa quanto a dividend yield: è da sottolineare che di questi circa il 40% è destinato alle famiglie italiane e alla Fondazioni nostre azioniste, consentendo importanti interventi di carattere sociale nei territori di appartenenza. Le imposte dirette e indirette sostenute nel 2023 sono pari a 4,6 miliardi di euro, ciò comporta un aumento di 1,4 miliardi rispetto al 2022, con un incremento del beneficio apportato dai risultati di Intesa Sanpaolo al bilancio pubblico. Il credito a medio e lungo termine erogato in Italia nel 2023 supera i 40 miliardi di euro; le aziende da noi sostenute nel ritorno da temporanee difficoltà alla normale operatività sono 3.600 nei dodici mesi, con beneficio nella salvaguardia dei posti di lavoro".

“Siamo un’istituzione al servizio del Paese: sosteniamo con 1,5 miliardi di euro entro il 2027 – in aggiunta al miliardo del periodo 2018 - 2021 – e con mille professionisti della Banca, il principale progetto di coesione sociale del Paese, per promuovere una società più equa in modo strutturale e concreto. L’impegno per il Paese nasce dalla comunità di Intesa Sanpaolo e dalle sue 100mila persone. In una situazione caratterizzata da un forte aumento del costo della vita, abbiamo avuto un ruolo guida nella definizione del nuovo contratto nazionale con un importante incremento retributivo. La tutela dell’occupazione rimane la nostra priorità assoluta, anche in questo contesto a forte spinta tecnologica".

“Al centro delle nostre strategie e delle nostre capacità di crescita e sviluppo ci sono i clienti, la loro fiducia nella solidità della Banca e nella sua leadership tecnologica, il forte rapporto con i professionisti al loro servizio per il credito e la consulenza. La nostra priorità è l’ascolto delle loro esigenze".

“L’innovazione tecnologica - fattore chiave del nostro successo - fornirà una componente aggiuntiva al risultato corrente lordo 2025 di circa 500 milioni di euro non previsti nel Piano di Impresa. I programmi di maggiore rilievo sono rappresentati da: la nuova piattaforma tecnologica nativa cloud isytech, con 2,8 miliardi di investimenti IT già effettuati e circa 1.550 specialisti IT già assunti; isybank, la banca digitale del Gruppo che porterà circa un milione di nuovi clienti entro il 2025; Fideuram Direct, la piattaforma di Wealth Management digitale per il Private Banking, che avrà 150.000 clienti nel 2025; l’intelligenza artificiale, con circa 150 App e 300 specialisti a fine piano".

“Intesa Sanpaolo gode di una condizione unica per la crescita dei ricavi derivante dell’attività di Wealth Management, Protection & Advisory, in particolare in una prospettiva di tassi di interessi in riduzione: 1.300 miliardi di euro di attività finanziarie della clientela, oltre 16.000 professionisti dedicati, un’offerta digitale all’avanguardia, le società assicurative e dell’Asset Management di proprietà. Abbiamo identificato 100 miliardi di attività finanziarie dei clienti per dare impulso alla crescita del risparmio gestito del nostro Gruppo. Tutto questo colloca Intesa Sanpaolo ai vertici del settore in Europa, con un ruolo di rilevanza unica nel nostro Paese, a beneficio della crescita economica e di una società più inclusiva.
La qualità professionale delle nostre persone", conclude Messina, "è elemento determinante per raggiungere risultati solidi e sostenibili a favore di tutti gli stakeholder: a loro va il nostro grazie”.

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