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Protesta agricoltori/3. La Pietra: "Nelle prossime settimane confronto con Regioni e organizzazioni"

Le dichiarazioni del sottosegretario Masaf, dopo l'incontro con i rappresentanti di Riscatto Agricolo

La sintonia tra governo Meloni e mondo agricolo si misura in "azioni concrete e risposte chiare". Lo ha dichiarato il sottosegretario al ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Patrizio La Pietra, al termine dell'incontro avuto al Masaf con i rappresentanti di Riscatto Agricolo, rivendicando tutti i risultati ottenuti dall'esecutivo.

"Dopo anni di scelte appiattite su logiche di pseudo ambientalismo radicale, che hanno causato danni incalcolabili al mondo agricolo europeo, vogliamo cambiare la politica comunitaria e vogliamo farlo in perfetta sinergia con chi nei campi ci vive e lavora", spiega La Pietra. "Per primi in Europa abbiamo vietato il cibo coltivato perché crediamo che prima degli interessi delle grandi lobbies alimentari venga il diritto dei cittadini a vedersi garantita un’alimentazione sana". E' ora necessario, aggiunge il sottosegretario, un "cambio di passo sulla politica agricola comunitaria semplificando l’erogazione degli aiuti, scongiurando tagli finanziari, dicendo basta alla vergogna degli aiuti per non produrre".

Al governo, gli agricoltori chiedono "un rigoroso divieto di vendita dei prodotti agricoli sotto i costi di produzione, assicurando allo stesso tempo un riconoscimento del giusto prezzo per gli agricoltori", spiega La Pietra, che aggiunge: "Per rendere efficace la misura prevista nel decreto legislativo contro le pratiche sleali abbiamo assicurato che il Governo rafforzerà i controlli dell’autorità di contrasto (Icqrf), così come rafforzeremo il ruolo di Ismea nell’individuazione, mensile, del prezzo medio dei prodotti agricoli e dei costi medi di produzione delle principali filiere".

Sull'Irpef, il sottosegretario puntualizza: "No a un’esenzione generalizzata che riguardi anche le grandi imprese e sì a venire incontro agli agricoltori con redditi più bassi, limitando l’esenzione Irpef ai redditi agrari e domenicali che non eccedono l'importo di 10.000 euro. La maggioranza degli agricoltori ne beneficerà".

"I rappresentanti degli agricoltori hanno trovato ampia disponibilità anche nella lotta alla concorrenza sleale attuata da Paesi terzi che non rispettano gli standard sanitari, la tracciabilità e le norme sull’origine. Sembrerebbe un atto dovuto", dice La Pietra, "ma veniamo da anni in cui agli agricoltori europei si rendeva la vita impossibile con mille adempimenti e vincoli, mentre si chiudeva non uno, ma tutti e due gli occhi rispetto alle importazioni extraeuropee. I risultati di queste politiche scellerate sono ora sotto gli occhi di tutti".

Sul sostegno al credito, il sottosegretario Masaf, afferma la necessità di "tornare agli anni in cui una banca non si sognava di negarlo perché sapeva che il contadino era il cliente più affidabile al mondo. Per il 2024 sono disponibili 80 milioni di euro per le operazioni di credito agrario, ma nel tempo Ismea verrà potenziata e sarà sempre più una valida garanzia per l’agricoltore che si rivolgerà agli istituti bancari".

"Per far fronte alle emergenze in agricoltura il Governo ha stanziato con la legge di bilancio 300 milioni di euro per il prossimo triennio. Nelle prossime settimane", conclude La Pietra, "il Governo aprirà un confronto con le Regioni e le organizzazioni agricole per individuare le filiere cui destinare i primi interventi di sostegno, ma come giustamente evidenziato dagli agricoltori bisogna anche lavorare a una organica riforma del sistema assicurativo, così da abbassare i costi delle polizze assicurative per gli agricoltori, ampliare la platea degli assicurati e sostenere gli agricoltori contro i rischi catastrofali".

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EFA News - European Food Agency
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