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Scozia, dilaga il dirigismo alimentare

Governo vuole vietare la promozione di un folto elenco di prodotti "non salutari"

La Scozia si schiera contro i cibi non salutari. Il governo scozzese, infatti, ha appena pubblicato una serie di proposte per vietare la promozione di prodotti cosiddetti Hfss, ossia "High in fat, sugar and salt", cioè cibi ad alto contenuto di grassi, zuccheri o sale.

Le proposte del governo scozzese prevedono l'introduzione di regolamenti in base ai poteri del Food Safety Act del 1990 e del Food (Scotland) Act del 2015 per limitare la promozione di alimenti HFSS quando sono venduti al pubblico, compresi i punti vendita al dettaglio e fuori casa. Le proposte del governo scozzese annunciate ieri, 28 febbraio e ora sottoposte a consultazione, riguardano alimenti HFSS che comprendono, tra l'altro, dolciumi, torte, patatine, snack salati e bevande analcoliche con zuccheri aggiunti. Stando alle indicazioni del governo scozzese, le nuove regole si rivolgono a tipi di promozione che includono, tra l'altro, buoni acquisto, riduzioni temporanee di prezzo, offerte di pasti e restrizioni di posizionamento, come alle casse e nel punto vendita.

Tra gli alimenti "banditi" ci sono anche le bevande analcoliche con zuccheri aggiunti (incluse cola o limonata, succhi di frutta e frullati con zuccheri aggiunti, snack salati (tra cui patatine, sfoglie di mais, tortilla chips, cracker salati o gallette di riso); cereali per la prima colazione (compresi cereali pronti per il consumo, granola, muesli, porridge di avena e altri cereali a base di avena), dolciumi (compresi cioccolatini e caramelle); gelati, ghiaccioli, frozen yogurt, ghiaccioli e prodotti congelati simili.
Torte e cupcake , biscotti dolci, barrette a base di una o più noci, semi o cereali; prodotti del mattino (compresi croissant, pains au chocolat e pasticcini simili); dessert e budini, yogurt zuccherato e fromage frais; pizza;
patate arrosto, patatine fritte e altri prodotti simili a base di patate; piatti pronti (compresi i pasti pronti da cuocere o da riscaldare, destinati a essere consumati come pasto completo, o i pasti pronti per il consumo).

"La mia visione è quella di una Scozia in cui tutti mangiano bene e hanno un peso sano -sottolinea Jenni Minto, ministro per la Salute pubblica e la salute delle donne nel governo scozzese presentando il piano-. La Scozia ha un problema di alti livelli di sovrappeso e obesità e di cattiva alimentazione, che possono avere gravi conseguenze per la nostra salute. L'associazione tra una dieta scorretta, l'eccesso di peso e risultati di salute come le malattie cardiache, il diabete di tipo 2 e alcuni tipi di cancro è stata stabilita da tempo".

"Le promozioni -aggiunge Minto-, come le offerte multi-acquisto o il posizionamento alle casse, possono influenzare direttamente le scelte che facciamo: è questo il loro scopo. È dimostrato che le promozioni sono spesso applicate a cibi e bevande meno salutari. Questo può incoraggiarci a comprare cose di cui non abbiamo bisogno e a trascurare alternative più economiche e salutari. Limitando la promozione di cibi e bevande meno salutari quando sono venduti al pubblico, possiamo incoraggiare opzioni più sane e rendere più facile per le persone mangiare bene".

In una dichiarazione congiunta, Public Health Scotland e Food Standards Scotland sostengono di appoggiare l'introduzione delle nuove regole sulle promozioni HFSS. Di parere opposto, invece, la Fdf, la Food and drink federation Scotland, la "voce dell'industria alimentare e delle bevande" che annovera oltre 1.000 membri nel Regno Unito. "I nuovi piani creano una serie di regolamenti commerciali diversi per le aziende che vendono nei negozi scozzesi rispetto a quelli di altre parti del Regno Unito -sottolinea critico David Thomson, amministratore delegato della Fdf-. Queste proposte avranno un impatto sproporzionato sui piccoli produttori scozzesi di alimenti e bevande e renderanno la vendita di alimenti in Scozia più complessa e costosa per tutti".

Di opposto avviso Paul Johnston, direttore esecutivo di Public Health Scotland. "Spesso -controbatte Johnston-, gli alimenti più accessibili e più promossi sono quelli più dannosi per la nostra salute -spiega Dobbiamo fare in modo che mangiare bene sia la cosa più facile da fare, non la più difficile. È solo attraverso un'azione diretta, come quella di affrontare i comportamenti di marketing sui cibi non salutari, che possiamo migliorare la salute della Scozia e ridurre le crescenti disuguaglianze sanitarie che stiamo vivendo".

La mossa di Holyrood Palace, sede del governo scozzese a Edimburgo, segue quella già attuata dal governo gallese che l'estate scorsa ha annunciato piani per contrastare la commercializzazione del cosiddetto cibo spazzatura: una nuova legge in tal senso sarà introdotta quest'anno e sarà applicata in tutto il Galles entro il 2025. 

Il governo britannico di Westminster, invece, ha ripetutamente rinviato l'introduzione di restrizioni simili. Ha introdotto una tassa sullo zucchero per le bibite nel 2016 ma, nonostante le pressioni degli attivisti, ha ritardato i piani per il divieto di pubblicità di cibo spazzatura prima delle 21, la cosiddetta soglia "spartiacque" tra la pubblicità che può essere vista dai bambini e quella specificamente destinata agli adulti.
Nel dicembre 2022, il governo britannico ha dichiarato che le restrizioni sulle pubblicità televisive e online dei prodotti HFSS sarebbero state rinviate al 1° ottobre 2025, ossia dopo le elezioni, che devono tenersi prima del gennaio 2025.

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EFA News - European Food Agency
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