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Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

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Granarolo, mostra sui 12 anni del progetto Allattami

In collaborazione con gli ospedali Sant'Orsola e Maggiore di Bologna

Verrà inaugurata venerdì 8 marzo alle ore 13 e proseguirà fino 22 marzo, presso il Quadriportico Ex Presidio Roncati a Bologna, la mostra fotografica “Allattami-Di mamma ce n’è una sola. Ma a volte ne servono di più: 10 anni della Banca del Latte Umano Donato di Bologna”. La mostra è dedicata al progetto senza scopo di lucro promosso dall’Irccs Policlinico di Sant’Orsola di Bologna in collaborazione con Granarolo, con la partecipazione del Cucciolo, l’associazione di Bologna dei genitori dei bambini nati pretermine: si tratta, di fatto, del primo esempio virtuoso e unico in Europa di collaborazione fra un’istituzione sanitaria e un’azienda privata (allattami.org). 

Realizzate in occasione del decennale, le foto di Paolo Righi raccontano la storia e il percorso di questa "filiera del bene comune" attraverso i volti di alcune bambine e bambini che hanno beneficiato del prezioso latte materno, affiancati dalle persone che fanno vivere ogni giorno la galassia virtuosa di Allattami.

La scienza è concorde nel dichiarare che il latte umano aumenti la possibilità di sopravvivenza dei neonati prematuri aiutandone l’accrescimento e lo sviluppo: non sempre, però, le madri di questi neonati, spesso sottoposte a grandi stress fisici e psicologici, hanno latte a sufficienza. Per rispondere a questo bisogno della comunità, nel 2012 è nata la Banca del Latte Umano Donato di Bologna, avviata con l’Irccs Policlinico di Sant’Orsola. Il latte delle mamme bolognesi oggi, però, raggiunge anche le Terapie intensive neonatali dell’Ospedale Maggiore di Bologna, del Policlinico di Ferrara e dell’Ospedale di Parma.

Allattami in numeri

Dall’inizio del progetto sono stati raccolti 40.030 biberon, equivalenti a 4.804 litri di latte materno (considerando 120ml/biberon), e sono state coinvolte 351 mamme donatrici, sensibilizzate grazie al personale sanitario dell’Azienda Usl di Bologna e del Policlinico di Sant’Orsola. A oggi sono 38.461 i biberon utilizzati dalle strutture sanitarie emiliane: 14.295 in Terapia Intensiva Neonatale e 12.828 in Neonatologia dell’Irccs Policlinico di Sant’Orsola, 7.788 l’Ospedale Maggiore di Bologna, 1.115 il Policlinico di Ferrara, 2.435 l’Ospedale di Parma.

Il percorso Allattami

Allattami seleziona le mamme donatrici, ritira il loro latte direttamente a casa, senza nessuna spesa per loro e nessuna scomodità, lo pastorizza e conserva in condizioni di massima sicurezza e lo fornisce agli ospedali. I medici dell’Uoc di Neonatologia e Tin insieme all’Associazione Cucciolo provvedono alla procedura di arruolamento delle mamme donatrici, in base ai criteri stabiliti con l’Irccs Policlinico di Sant’Orsola, fornendo loro tutte le informazioni e gli strumenti utili per l’estrazione e la conservazione del latte. Un tecnico specializzato Granarolo passa a ritirare il latte donato direttamente a casa delle donatrici una o due volte alla settimana portandolo nella struttura che ospita la Banca del Latte Umano Donato, che sorge in prossimità della sede Granarolo di Bologna, in un’area indipendente dallo stabilimento. 

Qui i biberon vengono sigillati e pastorizzati per renderli massimamente sicuri per i neonati che lo riceveranno, e successivamente stoccati in appositi refrigeratori. Ogni passaggio dei biberon viene tracciato: da quando vengono consegnati, vuoti e sterili, nelle case delle donatrici, fino a quando arrivano alle Terapie Intensive Neonatali degli ospedali che ne hanno fatto richiesta. Quando il latte raggiunge un piccolo degente ricoverato in una delle terapie intensive neonatali riceventi, la mamma donatrice riceve un sms: un piccolo dettaglio ma dalla grande forza simbolica.

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