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CLARA MOSCHINI

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L'inflazione Usa stabile a febbraio

I servizi di ristorazione hanno registrato una ripresa dello 0,4%

L'economia statunitense mostra segni di raffreddamento tanto che, nel primo trimestre, appare stabile. Lo sottolinea il Census Bureau del Dipartimento del Commercio, secondo cui le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,6% a febbraio e sono rimbalzate meno del previsto suggerendo, appunto, un rallentamento della spesa dei consumatori nel primo trimestre tra l'aumento dell'inflazione e gli elevati costi di finanziamento. 

I dati di gennaio sono stati rivisti al ribasso per mostrare che le vendite sono crollate dell'1,1% invece dello 0,8% precedentemente riportato. Gli economisti avevano previsto che le vendite al dettaglio, che riguardano soprattutto i beni e non sono aggiustate per l'inflazione, sarebbero aumentate dello 0,8% a febbraio. A febbraio sono aumentate dell'1,5% su base annua. perdendo un punto e mezzo.

Le vendite dei servizi di ristorazione, l'unica componente dei servizi presente nel rapporto del Bureau, hanno registrato una ripresa dello 0,4% dopo il calo dell'1% di gennaio: gli economisti considerano i pasti fuori casa come un indicatore chiave delle finanze delle famiglie. Le famiglie si concentrano sempre più sui beni di prima necessità e tagliano le spese discrezionali.

Sempre a febbraio, sono rimaste invariate le vendite al dettaglio core, cioè al netto di automobili, benzina, materiali da costruzione e servizi alimentari: il dato corrisponde più da vicino alla componente di spesa dei consumatori del prodotto interno lordo. Questi dati e una lettura inaspettatamente piatta delle scorte delle imprese a gennaio hanno indotto la Fed di Atlanta a ridurre le stime di crescita del pil del primo trimestre a un tasso annualizzato del 2,3% da un ritmo del 2,5%. Nel quarto trimestre l'economia è cresciuta a un tasso del 3,2%.

Un altro rapporto del Dipartimento del Lavoro ha mostrato che l'indice dei prezzi alla produzione è aumentato dello 0,6% a febbraio, dopo il +0,3% di gennaio, disattendendo di fatto le previsioni degli economisti che ipotizzavano un +0,3%. Il balzo dell'1,2% dei prezzi dei beni ha rappresentato quasi i due terzi dell'aumento dell'indice: i prezzi all'ingrosso della benzina sono aumentati del 6,8%, quelli dei generi alimentari sono aumentati dell'1%. 

Nei 12 mesi fino a febbraio, l'indice è salito dell'1,6% dopo essere salito dell'1% a gennaio: escludendo i generi alimentari e l'energia, i prezzi dei beni sono aumentati dello 0,3%, eguagliando il guadagno di gennaio. Ciò suggerisce che la deflazione dei beni, il principale fattore di riduzione dell'inflazione, si sta esaurendo e che i servizi dovranno recuperare il ritardo nell'allentare le pressioni sui prezzi.

I servizi hanno guadagnato lo 0,3% a febbraio dopo l'aumento dello 0,5% del mese precedente: l'aumento del 3,8% del costo delle camere di hotel e motel ha rappresentato un quarto dell'aumento dei prezzi dei servizi. Queste sono alcune delle componenti che entrano nel calcolo degli indici dei prezzi della spesa per consumi personali (PCE), le misure dell'inflazione che la Fed segue per il suo obiettivo del 2%. 

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EFA News - European Food Agency
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