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Pasqua: è sciopero shock nei supermercati il 30 marzo

Annuncio dei sindacati dopo la rottura sulle trattative per il rinnovo del contratto

E' senza precedenti lo sciopero annunciato nel settore della distribuzione da parte dei sindacati, dopo l'abbandono del tavolo delle trattative per il rinnovo del contratto. Proprio a ridosso della Pasqua, Sabato Santo 30 marzo, gli italiani potrebbero trovare i supermercati sbarrati, in uno dei giorni più importanti dell'anno per le vendite al dettaglio. Non a caso Federdistribuzione parla di "un atto di grave irresponsabilità, privo di fondamento". 

"La concreta apertura al dialogo dimostrata da Federdistribuzione nel tavolo negoziale - spiega una nota - non ha incontrato altrettanta disponibilità al confronto da parte delle organizzazioni sindacali. Resta dunque il rammarico da parte di Federdistribuzione per un’occasione persa, dovuta a un atto unilaterale delle organizzazioni sindacali, assolutamente immotivato".

In sostanza, le organizzazioni sindacali Filcams CGIL, Fisascat Cisl e Uiltucs, hanno abbandonato unilateralmente il tavolo della negoziazione per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro della Distribuzione Moderna Organizzata (DMO).

"Federdistribuzione - hanno scritto i sindacati in un comunicato - dopo una lunga e snervante trattativa no stop con i sindacati di categori e a distanza di 51 mesi dalla sottoscrizione del primo e ultimo Ccnl di settore, ha calato nuovamente la maschera, palesando la persistente resistenza nel sottoscrivere accordi contrattuali. Un atteggiamento che ha già inflitto danni considerevoli agli addetti del settore, come dimostrato dal precedente rinnovo del 19 dicembre 2018, avvenuto dopo ben 45 mesi di ritardo rispetto alla sottoscrizione del Ccnl TDS Confcommercio del 30 marzo 2015, comportando una perdita secca per le lavoratrici e i lavoratori, nell’ordine di svariate migliaia di euro e in termini di minor massa salariale percepita nell’arco della vigenza contrattuale rispetto ai loro colleghi che, pur svolgendo ed operando nel medesimo ambito settoriale, si videro corrispondere trattamenti economici più significativi".

Opposta la posizione di Federdistribuzione: "Abbiamo affrontato con senso di responsabilità la questione salariale, dando ampie aperture alle organizzazioni sindacali e trovando una sostanziale sintonia con le stesse, per rispondere all’esigenza di tutelare il potere di acquisto dei lavoratori. Federdistribuzione ha inoltre proposto nel corso delle trattative alcuni adeguamenti normativi al contratto, sempre nel rispetto dei diritti acquisiti, per andare incontro a cambiamenti intervenuti negli ultimi anni nell’organizzazione del lavoro delle imprese e con l’obiettivo di renderne più puntuale l’applicazione".

red - 39475

EFA News - European Food Agency
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