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Tea. Sperimentazione su riso: ok dal Mase

Assosementi: "Decisione di grande importanza per lo sviluppo economico e sociale del Paese"

Per la sperimentazione sul riso con "genome editing" c'è anche il nulla osta del ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica. Dal dicastero è arrivata l'autorizzazione alla richiesta del team dell'Università di Milano, guidato dalla professoressa Vittoria Brambilla. La sperimentazione riguarderà piante di riso modificate per renderle resistenti al fungo responsabile della malattia nota come 'brusone', proveniente dal fungo Pyricularia oryzae. In alcuni casi la patologia può provocare perdite fino al 50% dell'intero raccolto.

Il team della professoressa Brambilla è potuto passare all'azione grazie al decreto siccità dello scorso giugno, che ha semplificato le regole per le sperimentazioni sul campo di piante sviluppate con l’editing genomico o la cisgenesi, in deroga alla normativa Ue sugli Ogm, in attesa dell'applicazione delle nuove tecniche di evoluzione assistita (Tea). La varietà di riso che sarà sperimentata nei campi della Lomellina (leggi notizia EFA News) è stata ottenuta tramite la tecnologia Crispr/cas9 che ha prodotto l’inattivazione di tre geni responsabili della suscettibilità al brusone. Le prove in laboratorio mediante test di resistenza hanno dato esito positivi in termini di produttività e senza la somministrazione di agrofarmaci.

L'avvio della semina è prevista a inizio aprile, all’interno di un appezzamento di 28 metri quadri, inserito in un campo di 400 metri quadri. "Queste piante sono del tutto identiche alle normali piante di riso", ha spiegato la genetista Vittoria Brambilla, "mancano solo dei pezzettini di Dna e questo le rende resistenti agli attacchi del brusone. Finora le abbiamo sperimentate in laboratorio, in camera di crescita e hanno dato buoni risultati, non sappiamo ancora che cosa succederà in campo. Abbiamo una finestra ristretta solo a questa campagna. L’ideale sarebbe fare sperimentazioni in più annate. Noi siamo stati i primi ma sono sicura che molti colleghi seguiranno e spero che questi nuovi strumenti genetici possano sviluppare piante utili per gli agricoltori in tempi brevi e compatibili con le loro richieste".

L'avvio della sperimentazione e la definitiva autorizzazione del Mase sono stati accolti con soddisfazione da Assosementi. “Si tratta di una decisione che abbraccia l’approccio scientifico e che afferma con forza l’importanza dell’innovazione per lo sviluppo sociale ed economico del nostro Paese”, dichiara Alberto Lipparini, direttore di Assosementi. "Questo è solo un esempio delle molteplici possibilità che possono garantire questi straordinari strumenti. Grazie alle Tea, infatti, possiamo selezionare varietà in grado di adattarsi meglio agli effetti della crisi climatica, con un elevato potenziale produttivo e che necessitano di un minor utilizzo di input chimici”.

Auspicio di Lipparini è che le istituzioni continuino a sostenere la ricerca e che i ricercatori italiani seguano l’esempio dell’Università di Milano, al fine di mantenere l'agricoltura italiana "competitiva nel mercato globale e garantire contemporaneamente la sostenibilità delle produzioni”.

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EFA News - European Food Agency
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